rischio allergie
Pericolo smartphone. Alcuni modelli possono provocare allergie a nichel e cobalto. Per chi vuole comprare un terminale dalle grandi prestazioni, tra le varie marche sul mercato ora si dovrà  fare i conti anche con la propria salute. Trascurando gli apparecchi di importazione parallela provenienti dalla Cina e non certificati, qui non parliamo nè di onde elettromagnetiche nè di possibile insorgenza di tumori. Il problema sono le allergie, nella fattispecie quelle al nichel e al cobalto. E’ quanto emerso da una indagine presentata durante la seconda giornata del Congresso Internazionale Allergologia di Genova “Highlights in Allergy and Respiratory Diseases”, che si svolge presso il Centro Congressi Starhotels President in Corte Lambruschini, sino al 16 novembre, con contributi da parte di 500 specialisti da tutto il mondo.

L’indagine sui telefonini dell’American College of Allergy

Un appuntamento dedicato alle malattie allergiche e respiratorie, con l’obiettivo di discutere ed analizzare le nuove conoscenze scientifiche e competenze cliniche alla luce dei progressi della ricerca scientifica, con una profonda attenzione alle linee guida internazionali e agli studi provenienti dall’Europa e dall’America. Il congresso è presieduto da Giorgio Walter Canonica, Clinica di Malattie Respiratorie nell’Università  di Genova. Secondo lo studio presentato durante un recente meeting dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI), è emerso che l’uso di noti telefonini di una nota marca provocherebbe allergie a soggetti sensibili a nichel e cobalto. Secondo le stime, un terzo di questi dispositivi smartphone conterrebbe almeno uno dei due allergeni. “Per evitare la reazione da contatto che in questi casi si possono produrre, secondo lo studio americano, si potrebbe empiricamente consigliare di utilizzare comunque delle cover protettive in gomma, cuffie e pellicole protettive per il dispositivo – ha spiegato Canonica -. Ci rendiamo conto che non esistono studi controllati in tal senso, ma il buon senso suggerirebbe di farlo. Anche perchè aiuta a proteggere i nostri smartphone dalle cadute”.


Il modello più critico

L’indagine ha mostrato tra i modelli più critici quello denominato a conchiglia di un marco americano: il 91% dei device testati contiene nichel e il 52% cobalto. Si consiglia ai soggetti che sono consapevoli e riconoscono i primi sintomi di allergia, quali arrossamenti cutanei (guance, orecchie e mento) di considerare soluzioni alternative. Tutti coloro che sono a conoscenza del proprio stato e della sensibilità  provata a nichel e cobalto dovrebbero evitare conversazioni prolungate e contatto costante con il terminale. Nei casi più acuti, le allergie possono anche manifestarsi sotto forma di eczemi, lesioni della pelle e scarificazioni.