Ci provò già PRODI nel 2008, le reazioni furono immediate: Un provvedimento che fu descritto, come «atto irresponsabile»; «scellerata decisione»; come «attentato alla salute» e «ultimo schiaffo alla Campania». L´ordinanza sotto accusa è la numero 3657 della Presidenza del consiglio, venne firmata da Prodi il 20 febbraio 2008, e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale N° 51, che, all´articolo 4, dispone: «Per accelerare le iniziative finalizzate al superamento dello stato d´emergenza, in particolare, per consentire la messa in esercizio in tempi rapidi dell´impianto di termodistruzione di Acerra, è autorizzato il trattamento e lo smaltimento di rifiuti contraddistinti dai codici Cer 191212 (le balle simili al “tal quale”, e 190501 e 190503 (cioè frazione umida e compost anch´essi fuori parametri, ndr) presso detto impianto, assicurando comunque il rispetto dei livelli delle emissioni inquinanti già fissati».
Così, secondo Prodi, le enormi piramidi di “ecoballe di CDR 191212”, avrebbero potuto entrare ad Acerra.
Tanto per ricordare ad un’amico le parole di allora:
“Tommaso Sodano, all’epoca Presidente della commissione Ambiente al Senato, lanciò l´allarme di inquinamento globale. «Bruciare ad Acerra quelle balle, in deroga alla legge, significa aumentare tutti i composti nocivi compromettendo le acque, il suolo, l´aria che la gente respira»”. Per anni è andata avanti la produzione di falso CDR, e ora milioni di ecoballe non a norma e contenenti chissà cosa rimangono stoccate sul territorio campano nei cosiddetti “siti di stoccaggio provvisori” in attesa di una decisione politica. Dunque si è continuato a fingere: i falsi impianti CDR sono stati “convertiti” in stabilimenti di “tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti” (STIR).
OSSIA GLI HANNO DATO UN SACCO DI SOLDI SENZA CHE ABBIANO FATTO NULLA
Gli STIR, in pratica, dicono, riducono il volume dei rifiuti solidi urbani del 30-40%.
Ciò che viene prodotto in questo modo, viene inviato all’inceneritore di Acerra per essere incenerito. Ecco la prima magia delle parole; il “CDR” non può essere bruciato il “Tritovagliato” SI!
Oggi l’Iarc, l’agenzia di ricerca sul cancro dell’Oms, ha annunciato la decisione di inserire gli inquinanti dell’aria nel gruppo numero 1, quello dei sicuri cancerogeni, insieme a sostanze come amianto e benzene. E’ la prima volta che l’organizzazione mondiale della Sanità dichiara ufficialmente che l’inquinamento dell’atmosfera può causare il cancro. Sull’argomento l’Oms ha ricordato che si sta impegnando, insieme alla Commissione Europea, ad abbassare i limiti imposti per legge all’inquinamento atmosferico. E senti- senti in concomitanza dell’arrivo dell’Esercito per” la salvaguardia dei territori martoriati dai roghi tossici”, la Regione che fa? Da il via all’incenerimento delle ECOBALLE nell’inceneritore di Acerra!
Adducendo che i gestori dell’impianto, ossia la A2A conferma: le balle accumulate da Fibe tra il 2003 e il 2004 nella cava Ammendola – Formisano ,dismessa da anni, possono essere bruciate.
Da Palazzo Santa Lucia si precisa che ad essere bruciate nel termovalorizzatore saranno solo quei rifiuti compatibili con i codici CER certificati nell’Autorizzazione Integrata ambientale.Saranno dunque bruciate le ecoballe compatibili con le caratteristiche del “combustibile solidosecondario”,“CSS”attualmente tritovagliato negli impianti stir; seconda magia delle parole.
Dopo mesi di attesa del “tavolo tecnico del governo” la Regione decide! Le “ECOBALLE” che non sono mai state “CDR”, quindi non BRUCIABILI, diventate poi “TRITOVAGLIATO”, ancora non bruciabile, oggi, magicamente, con un nuovo nome “CSS”, sono un ottimo combustibile!
Ma veramente questi pensano che i Cittadini siano dei coglioni…
Giuseppe Cristoforoni