“La inconcludenza della cordata guidata da Blutec nel definire un concreto progetto industriale per rilevare le quote societarie dello stabilimento casertano, ha comportato la rottura della trattativa in corso presso il Ministero per il rilancio dello stabilimento che si occupa del settore ferroviario”. E’ il commento di Giuseppe Terracciano Segretario Generale Fim Cisl e di Lanzetta Nicodemo, Segretario Generale Fim Cisl Caserta, sulle trattative per il salvataggio della fabbrica. “Una rottura drammatica che ha sprofondato nel buio gli oltre 500 lavoratori che hanno visto rimesso in discussione il loro posto di lavoro. La presenza stamane dei lavoratori con le OOSS sta a dimostrare che interessa il sito ed il lavoro e rappresenta un monito per ricercare soluzioni che fanno vivere il Firema industrialmente che ha dato prova nei cinque anni di gestione commissariale di avere qualità prioduttiva, commesse, e bilancio in pareggio.
Come Fim Campania condanniamo la lungaggine con cui si stanno affrontando questioni esiziali per la sopravvivenza di centinaia di famiglie, e continueremo strenuamente la lotta al fianco dei lavoratori per evitare il fallimento e recuperare un futuro di lavoro e non di assistenza a tutti gli attuali occupati dello stabilimento casertano”.
“Ci aspettiamo già dal prossimo incontro previsto per il 16 giugno una proposta che consente di far ripartire il Firema – continuano i sindacalisti – Caserta ha già pagato un prezzo altissimo alla crisi e non può permettersi un ulteriore depauperamento del suo tessuto industriale. Siamo fiduciosi che il Governo, nella sua responsabilità metta in campo iniziative forti per Firema, a tutela del lavoro e dell’occupazione in un territorio già così provato”.