Ancora un Natale di austerity per le famiglie italiane, costrette a tagliare le spese durante le prossime festivita’ per far quadrare i bilanci. Allo stato attuale, rileva il Codacons in una nota, le famiglie italiane interpellate prevedono una ulteriore riduzione dei consumi tipici delle festivita’ natalizie, che caleranno in media del 7,5% rispetto al 2012. La spesa procapite prevista per le feste di dicembre, e omnicomprensiva di regali, spese per la casa, alimentari, viaggi, ecc., scendera’ a una media di 173 euro. Tra i settori dove i cittadini prevedono di tagliare maggiormente gli acquisti, osserva l’associazione dei consumatori, troviamo abbigliamento e calzature (-11%), arredo per la casa (-10%), viaggi (-8,5%) e ristorazione (-8%). Andra’ meglio invece per i comparti giocattoli, elettronica e hi-tech e alimentari, settori per i quali le famiglie al momento non intendono applicare tagli drastici. E il bilancio, se si torna alle spese natalizie del 2007, appare ancora piu’ drastico. I consumi sono infatti calati dal periodo pre-crisi ad oggi addirittura del 42,7%. ”In base ai dati ufficiali nel 2007 ‘l’effetto Natale’, ossia i maggiori consumi per spese natalizie effettuate nel mese di dicembre presso negozi, grande distribuzione e centri commerciali, e’ stato pari a 18 miliardi di euro. Nel 2013 invece -afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi- la spesa degli italiani nell’intero periodo natalizio per i vari settori (alimentare, viaggi, regali, casa, ecc.) non superera’ quota 10,3 miliardi di euro. Cio’ significa che in 6 anni le famiglie del nostro paese hanno ridotto i consumi legati alle feste del 42,7%, tagliando le spese natalizie per la maxi cifra di 7,7 miliardi di euro”.