Il caso Alitalia diventa incandescente. Il governo, come emerso ieri dall’audizione del ministro Stefano Patuanelli alla commissione Trasporti della Camera, dimostra di non avere una chiara linea da seguire. E da Bruxelles la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha detto che la Ue potrebbe aprire una seconda indagine per il sospetto di aiuti di Stato sul nuovo prestito di 400 milioni che lo Stato vuole erogare. Trapela che anche Air France-Kim ha mandato una lettera al Mise dicendosi interessata ad Alitalia. Si aggiunge agli interessi espressi da Delta (che farebbe squadra con Air France) e a Lufthansa. La cassa di Alitalia è prosciugata. I 900 milioni di euro erogati dal governo Gentiloni sono evaporati con le perdite dei primi 31 mesi da quando la compagnia è stata commissariata. Secondo Patuanelli non è stato «individuato» l’acquirente e «non corrisponde al vero» la tesi di «regalare la compagnia a Lufthansa». «Delta rimane un interlocutore potenziale, così come la proposta commerciale di Lufthansa al consorzio». «Il fatto che ci sia un ulteriore coinvolgimento di Ferrovie lo ritengo possibile e necessario», ha detto Patuanelli.