Di B. S. Aliberti Borromeo
Con il discorso del Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha preso il via la 28 ma edizione del Salone internazionale del libro. Un’inaugurazione speciale che assume un senso accentuato nei confronti della cultura del nostro Paese che vede la lettura come pratica civile, ossigeno per la morale, per la coscienza dell’uomo e per la vita stessa.
Presenze vecchie e nuove di autori e case editrici, ospite d’onore la Germania dovuta alla stretta collaborazione con la Buchmesse di Francoforte e il Goethe Institut che celebra il sessantesimo anno della fondazione della sede torinese; attesi molti ospiti illustri tra cui Corrado Augias, Alessandro Baricco, Catherine Dunne, che presenterà in anteprima il suo nuovo romanzo “Un terribile amore”, Vanessa Diffenbaugh con “Le ali della Vita” e grande attesa per la fiaba postuma, a un anno dalla morte, di Giorgio Faletti “La piuma” che sarà presentata dalla moglie Roberta Bellesini Faletti insieme ad Antonio D’Orrico.Romanzo fiaba questo dell’autore scomparso intriso di personaggi allegorici che invitano a riflettere sulla società e sul mondo dove lo scrittore stesso asserisce “ La piuma non viene vista perché nessuno ha tempo a sufficienza per alzare gli occhi al cielo e riuscire solo a guardarla”.
Tra le nuove case editrici scopriamo la Innuendo Editore di Massimo Le Rose, che presenta una serie di autori di nuova generazione tra cui Giovanni Marchegiani con “Anarchici Pontini”,lo stesso Massimo Le Rose con “Il Bastardo”, Alberto Lori con il nuovo thriller storico “ L’ultimo segreto”, Maria Mobilio con la sua raccolta di poesie “Arcobaleno”, Michela Ton con il racconto della sua straordinaria impresa “Patagonia-Alaska solo andata”,Daniele Vogrig presenta il suo saggio “ Crepuscoli Pucciniani” e Santo Massimo Scolaro con l’ironia della sua ultima raccolta di “O pere e/o missioni”, autore, quest’ultimo già stato soggetto di critica letteraria sia per le capacità stilistico-narrative che per i temi trattati con l’ironia di chi sa quale registro adottare per ogni situazione passando dal più scanzonato al più drammatico con facilità e competenza estrema.
Da notare, in questa edizione, la forte presenza di giovani e giovanissimi che vengono catturati dal mondo dei libri nelle aree a loro dedicate: dimostrazione, questa che se ci sono buoni progetti, idee innovative e coinvolgenti anche i giovani, futuro del nostro Paese, abbattono l’appiattimento culturale uscendo dall’individualismo simbolo di disgregazione.
Il Salone del libro è una risposta all’ignoranza e alla stupidità di chi quotidianamente demolisce con arroganza, violenza e indifferenza la cultura, la libertà di pensiero, la necessità della conoscenza: il libro, qualunque esso sia ci porta a sognare, a vedere con gli occhi delle sensazioni, ad aprire la mente, ad approfondire le conoscenze e a stabilire comunicativa con gli altri.