Arriva Natale e per tutti una sosta d’obbligo è per i mercati. Ce ne sono tantissimi, sparsi in tutto il Paese. Anche i piccoli centri non rinunciano alle tradizionali bancarelle. Ma, ovviamente, non tutti i mercatini sono uguali. E, sicuramente, ce ne sono alcuni decisamente più famosi.
Per quanto riguarda le regioni del Sud, impossibile non citare Napoli e la sua Via San Gregorio Armeno dove il Natale dura 365 giorni all’anno.
Ma per il 2018, uno dei mercatini più suggestivi è anche quello di Pompei: in un contesto storico culturale patrimonio dell’Unesco, nella piazza centrale del Comune ci saranno stand interamente dedicati alle tradizioni natalizie campane: dall’arte dei presepi ai dolci tipici.
In Puglia, invece, fino al 6 gennaio il borgo antico di Polignano a Mare si trasforma in un villaggio natalizio con l’albero di Natale più alto della Puglia (18 metri), una pista di pattinaggio aperta per l’intera durata dell’evento e gli immancabili i mercatini.
In Calabria, l’appuntamento è quello dei mercatini di Cosenza, mentre in Basilicata e in Molise da non perdere quello del Dichio Garden Center di Matera all’interno del Villaggio di Babbo Natale, e i mercatini di Campobasso. In Sicilia, si rinnova l’appuntamento con i mercatini di Natale di Erice, a due passi da Trapani.
Nell’antico borgo medievale saranno proposti artigianato e gastronomia locale fino alla prima settimana di gennaio. In Sardegna, infine, oltre a quello di Cagliari, ci sono i mercatini di Golfo Aranci, vicino a Olbia.
Dove e come nascono i mercati di Natale
Storia e origini
Contrariamente a quanto si potrebbe credere, esistono alcune date che attestano l’inizio dei Mercatini di Natale in Alsazia e in alcune città della Germania.
Si tratta di Strasburgo (dove venne organizzato il primo Mercatino precedente al Natale in cui fu permessa la vendita delle carni) Dresda e Norimberga.
La riforma Protestante
I primitivi Mercatini di Natale avevano il nome di Mercatino di San Nicola, essendo organizzati intorno alla festa del santo (6 dicembre). Con la riforma protestante (1517) e il conseguente abbandono del culto dei santi, il Mercatino prese il nome di Christkindlmarkt cioè Mercatino del Bambino Gesù.
Mercatini Tradizionali
Ancora oggi i mercatini di Natale tedeschi mantengono il nome di Christkindlmarkt oppure Weihnachtsmarkt, cioè Mercatino dell’avvento.
Fino a tempi piuttosto recenti, infatti, il Mercatino di Natale terminava il 24 dicembre mantenendo la sua stretta connotazione di Mercatino del periodo dell’Avvento.
Solo con il successo commerciale dell’evento alcuni mercatini sono stati prolungati sino al 1 gennaio o anche fino al 6 gennaio.
In alcune località, come per esempio a Vienna, assistiamo alla differenziazione in Mercatino dell’Avvento e Mercatino di Capodanno, mentre in altre il Mercatino chiude tassativamente i battenti il 24 dicembre.
Mercatini di Natale in Italia
I mercatini si sono diffusi nell’arco alpino (Germania, Austria e Francia) per approdare in Italia solo in tempi piuttosto recenti. Il Mercatino di Bolzano è del 1990.
Dal capoluogo trentino i Mercatini di Natale si sono diffusi nelle vicinanze: insieme a Bolzano, Bruinico, Bressanone, Vipiteno e Merano. Sono il così detto percorso 5 stelle che consente di visitare mercatini simili e di lunga storia.
In seguito la tradizione dei Mercatini di Natale si è allargata in tutto il Trentino Alto Adige con altre località che hanno grande importanza in questo senso.
Passando in tutto l’arco Alpino e coinvolgendo località del Piemonte e della Valle d’Aosta i Mercatini di Natale sono andati ad inserirsi nelle tradizioni storiche locali, come quella dei presepi di Bologna e Napoli o delle fiere nelle piazze delle grandi città.
Tipologia dei Mercatini
Oggi, solo in Italia, sono diverse centinaia gli eventi che si fregiano della dicitura di Mercatino di Natale. In Italia non esiste un’organizzazione unica per i Mercatini di Natale, né dei criteri istituzionalizzati che ne determino il titolo, per cui spesso si parla di “Mercatino Tedesco”, per indicare il Mercatino realizzato secondo la tradizione germanica con prodotti dell’arco alpino e casette in legno, Mercatino Tradizionale o a chilometro zero ecc. ad indicare le altre tipologie.