Allo stabile di Catania è in scena:” Scandalo” di Arthur Schnitzler con protagonisti Stefania Rocca, e Franco Castellano , per la Regia di Franco Però. Ambientato a cavallo tra 800 e 900 nella ricca ed ipocrita borghesia viennese :”Scandalo” racconta dell’amore tra Hugo ricco rampollo dell’alta borghesia e Toni, ragazza di bassa estrazione sociale; da quest’amore nasce Franz , tenuto nascosto per quattro anni alla famiglia di lui, come dal’altronte la loro relazione. Poi improvvisamente la disgrazia, Hugo ha un incidente ed in fin di vita chiede alla sua famiglia di accogliere Toni e Franz.La ricca famiglia Losatti in un primo momento decide di affrontare lo :”Scandalo” accogliendo e circondando d’affetto la donna ed il bambino , ma presto iniziano a manifestarsi gli effetti collaterali, gli amici si allontanano, il peso della famiglia in società inizia a mutare e se le donne continuano a proteggere i nuovi arrivati, gli uomini mostrano sempre di più il loro disappunto per la situazione. A far completamente precipitare il già fragile equilibrio è l’improvvisa morte del piccolo Franz e Toni subirà le conseguenze della vigliaccheria di quell’ambiente dorato. le scene sono di Antonio Fiorentino, i costumi di Andrea Viotti, le luci di Pasquale Mari e le musiche di Antonio Di Pofi. Prodotto dalla Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia,ArtistiRiuniti Mittelfest 2015, gli altri interpreti sono: Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Federica De Benedittis, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Astrid Meloni Alessio Bernardi e Leon Kelmendi.Saranno al Teatro DUSE (Teatro Stabile) di genova dall’ 8 al 13 Marzo. Abbiamo intervistato Stefania Rocca.
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Quest’opera di Schnitzler :” Scandalo” tratta di questa ragazza di umili origini che ha una storia d’amore con un ricco rampollo e che poi resterà, per una serie di vicissitudini, vittima dell’ipocrisia sociale.
R: La storia in realtà racconta di una famiglia alto borghese con un figlio rampollo, come l’ha chiamato lei, di media alta borghesia che cade da cavallo e prima di morire chiede alla sua famiglia, di accogliere la sua amante e madre di suo figlio, tenuti per cinque anni nascosti, l’ha nascosta perchè è di origini diverse, lei ad esempio parla arabo nella ps teatrale ed è anche di umili origini, quindi per la famiglia Losatti è uno “scandalo”, uno “scandalo” già il fatto che non si sia sposato, uno “scandalo” aver tenuto nascosto quest’amore, uno “scandalo” che abbia un figlio di cinque anni, uno “scandalo”che si è accompagnato con una donna di questo tipo, è uno spettacolo che fa capire come la società ti condiziona e ti “costringe” anche ad avere degli atteggiamenti non del tutto consoni a quelli che sono i valori umani e cioè: solidarietà, comprensione, accoglienza e via dicendo.
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In pratica Toni rappresenta la straniera, il diverso, per la famiglia Losatti.
R: Si, toni è il diverso ma diversa è anche Emma, che è il mio personaggio, diversa nel senso che lei nonostante sia di quella estrazione sociale, all’interno di quella famiglia è diversa, grazie al suo passato, al suo anticonformismo, al suo diverso modo di vedere le cose , al suo condannare questo tipo di società, si distingue.
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Considerando che siamo nella Vienna di fine 800 inizi 900, Emma Weber è un personaggio, ribelle, liberale, riesce sempre a dire e a difendere le proprie opinioni, anche davanti agli uomini
R: Si, esatto, lei è assolutamente diversa , anticonformista, perchè è una donna che in quell’epoca riesce ad avere un atteggiamento quasi maschile, nel senso che parla di politica, si confronta con gli uomini, spiega la sua opinione, è un pò l’anticipo di un movimento femminista che poi vedremo successivamente, cerca di rendere libera anche sua figlia, c’è una battuta, che viene molto difficile anche da comprendere per il pubblico, quando Emma si rivolge a sua figlia dicendole:” Hai già salutato la zia” e la figlia risponde:” no, voglio andare a casa” ed Emma:” come vuoi” che è un senso di libertà e di indipendenza da voler dare alla figlia ma che invece poi la frenerà perchè più condizionata da quella società.
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Alla fine della ps l’unico personaggio che fa autocritica è Francisca, la sorella di Hugo, riuscendo a riconoscere di non aver dato il giusto affetto che si meritava a Toni, perchè anche lei coinvolta dall’ipocrisia e dal perbenismo della dua famiglia e della società.
R: Si, lei è anche quella che Emma difende, nel senso che lo spettacolo inizia con Emma che cerca di persuadere sua cognata dal dare in sposa sua figlia ad un uomo che è assolutamente ottuso e per me è il gelo del sentimento.
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E poi in quel tipo di società come d’altronde anche nella società di oggi, toni rappresenta quel diverso che ti mette di fronte alle tue paure e mette in crisi le tue certezze.
R: Fa paura perchè quando parliamo di queste cose ci riteniamo sempre liberali, a parole è molto facile, poi quando il “diverso” entra in casa e quindi scardina i nostri equilibri, le nostre abitudini, tutti abbiamo paura, paura di essere messi alla prova, paura di perdere qualcosa, paura di mettersi in discussione, paura di essere eliminati dal resto della società, paura di essere giudicati è un testo che ci vuole anche dire , come a volte l’essere umano è più attento a quello che appare di quello che veramente è, se tornassimo alle origini dei nostri valori umani probabilmente non agiremo come agiamo.
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Questa paura di perdere qualcosa, nella ps teatrale si nota nel personaggio di Agnes, la figlia di Emma, che dapprima cerca o finge di cercare di essere amica di Toni ma poi quando Emma le propone di prenderla a casa con loro, si rifiuta.
R: Il personaggio di Agnes è la classica ragazzina viziata, che ha avuto una vita facile grazie alla madre, che invece è rimasta sola con questa figlia sentendosi, anche giudicare, criticare, perchè è rimasta vedova molto giovane, Agnes è anche gelosa e un pò invidiosetta di questa madre, pur avendo avuto tutto per merito suo, come succede alla maggior parte delle giovani rampolle altalocate,(usando sempre il termine che piace a lei) all’inizio Agnes cerca di entrare in contatto con toni, probabilmente anche per capire come mai Hugo avesse scelto lei invece che se stessa, c’è comunque una competizione femminile, di una ragazzina viziata, non troppo cresciuta, gelosa, che ha paura di perdere il suo status.Un altro ad es. che ha paura di perdere il suo status è Ferdinand, il dottore promesso a Francisca, perchè avendo lottato per dodici anni per entrare nella famiglia, nell’alta società, lui, che come Toni, arriva da un’altra società, nessuno gliela può togliere, tanto meno una che arriva dalla bassa società come lui e oggi ne abbiamo tanti così, una volta che abbiamo raggiunto delle cose abbiamo molta paura di perderle, in pratica, Ferdinand, ha paura che arrivi qualcuno, che magari conosce certi meccanismi e che faccia in fondo la stessa cosa che ha fatto lui, temeva che Toni avesse addirittura un potenziale di coinvolgimento più forte di quello che era riuscito ad avere lui.
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Emma Weber è un personaggio con varie sfaccettature, qual’è l’aspetto, il lato, che le è piaciuto di più di questo personaggio?
R: Emma è una donna molto complessa, è una donna che comunque vive anche la sua solitudine, vive in un mondo suo interiore, perchè, in quella società, è comunque una donna che è rimasta vedova a 24 anni molto giovane, e dai 24 ai 40 anni una donna certo non può morire, quindi è stata giudicata, condannata e si è chiusa in un suo mondo interiore, di solitudine ma anche di apertura verso quello che lei, sente istintivamente capace di avvicinarsi a lei, per es. Francisca, lei sente che è ancora acerba e nei suoi confronti ha anche questa sensazione un pò di madre e come pensa di aver fatto con sua figlia cerca di farla crescere con un’educazione che faccia arrivare ad una consapevolezza dell’ipocrisia che stanno vivendo.La cosa che mi è piaciuta di più è quella di una donna che vive in un mondo interiore ma che però è sempre molto presente, questo è un contrasto no, perchè come si fa a vivere in un mondo interiore ed a essere molto presenti, lei è talmente presente che nel momento in cui qualcuno dice, rivela un’ipocrisia non ci sta e quindi esercita una ribellione contro la cecità, contro l’ipocrisia per chi è cieco o per chi fa finta di esserlo.
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Quanto c’è di Stefania Rocca in Emma Weber?
R: Sicuramente molto, nel fatto di dire sempre la sua opinione, di essere abbastanza diretta è molto simile a me, io non ho questo mondo interiore e di solitudine come lei perchè sono felicemente innamorata e sposata, però l’idea di voler sdradicare quello che è eresia mi accomuna.
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Il titolo del dramma :”SCANDALO” è questa la vera traduzione letteraria?
R: No, la traduzione letteraria era :”IL TESTAMENTO” , “ IL LASCITO”, “IL DONO” e racconta non soltanto il testamento che il figlio lascia alla famiglia ma anche quello che, quella società, avrebbe lasciato a quella successiva, in realtà poi è stato tradotto come :” SCANDALO” perchè un’altra compagnia tedesca, lo sta mettendo in scena in Germania ed il Regista Franco Però si è accorto che effettivamente avevano cambiato il titolo con Scandalo, che oggi forse si addice di più, perchè raccoglie sia l’idea del testamento, cioè di quello che noi stiamo lasciando come eredità a quelli che verranno dopo di noi e quindi l’ipocrisia che continuiamo a mascherare e che ormai è diventata quasi una forma di educazione per quelli che verranno successivamente e Scandalo per quello che vive la famiglia all’interno delle mura, quindi micro e macro cosmo.
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Voi siete i primi a rappresentare in Italia questo dramma ed io aggiungo, in maniera magistrale, anzi voglio invitare i genovesi ad andare tutti dall’8 al 13 Marzo nel loro Teatro Stabile a vedere questo spettacolo, perchè sicuramente non se ne pentiranno e non suggerisco ai mariti ed ai fidanzati di festeggiare l’8 Marzo al teatro Duse perchè le donne non si festeggiano solo in quella data, però sarebbe un pensiero carino regalare il biglietto di un’opera, intelligente, molto molto scorrevole e che ti fa pure riflettere. Sig. ra Rocca Com’è caduta la scelta su questo testo?
R: L’ha trovato il regista Franco Però, non l’ha dovuto tradurre, perchè era già stato tradotto ma come l’ha trovato non saprei.
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Lei ha spesso interpretato personaggi un pò “scandalosi” come Marta nel film Viol@, dove la protagonista si faceva incuriosire dal sesso virtuale ha anche recitato nuda per Robert Lepage.
R: ma ho fatto anche altre cose ad es. Due anni fa in :”Ricorda con rabbia” ho interpretato Alison, che è esattamente il contrario di quello che è Emma, una donna succube di una frustrazione del suo compagno, lei alto borghese che si ritiene fortunata ed in qualche maniera comprende questo uomo che ha ragione di essere frustrato e quindi diventa succube all’ennesima potenza, è una che non molla ma in ricorda con rabbia Alison è veramente il contrario di quello che è Emma, oppure in :” una grande famiglia” ho interpretato Chiara che è un personaggio solare, la quale cerca di mettere tutti a proprio agio perchè al contrario di Emma, che ha il desiderio di uscire da quella famiglia, Chiara ci vuole entrare; il personaggio di:”tutti pazzi per amore” invece era assolutamente ironica, divertente, mi pice cambiare, mi piace esplorare l’universo femminile credo ci siano tante tipologie di donne che vale la pena approfondire.
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E’ più difficile interpretare il ruolo di Mamma in TV, al Cinema, al Teatro o in Famiglia?
R: Sicuramente nella vita, perchè i risultati li vedtrai nel futuro, vai per una tua strada per quello che pensi sia giusto e però poi non hai mai certezze
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Che valori cerchi di dare ai tuoi figli?
R: Innanzi tutto cerco di farli crescere indipendenti, che abbiano dei loro interessi, che riescano ad avere lìamicizia con gli altri, che siano rispettosi, insomma più o meno quello che credo abbiano insegnato a me.
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E Zeno come mai la scelta di questo nome per uno dei tuoi due figli c’entra il romanzo:” La coscienza di Zeno” di Italo Svevo e sottolineo Svevo ( che per altro ho anche letto) e la Rocca sa perchè
R: perchè mi piaceva il libro e mi piaceva il nome, era un nome corto, mi piaceva.
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Lei da dieci anni sta con Carlo Capasa, glielo dico perchè lo sanno tutti non è un gossip, il nuovo presidente della camera della moda, la sua carriera è iniziata come fotomodella?
R: Si, ho fatto qualche pubblicità e qualche cosina per guadagnare soldi ma in realtà l’indossatrice l’ha fatta mia sorella.
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Dove la vedremo in Futuro?
R: Al cinema con un film di un regista Siciliano che si chiama Vittorio Sindoni, abbiamo girato a Capo D’Orlando il Film s’intitola:”abbraccialo per me” ed anche questo parla di diversità, racconta di una madre che difende a spada tratta un ragazzo che è diverso dagli altri ma per creatività, per entusiasmo e che alla fine invece diventa una problematica più forte, insomma è sempre lì il limite, qual’è la follia e qual’è la creatività.
FAUSTA TESTAJ’