di Fausta Testaj
Suona il campanello, gli ultimi spettatori si siedono, si spengono le luci in sala, si apre il sipario è compaiono nell’ombra DON GIOVANNI ( Alessandro Preziosi), il suo servo Sganarello (NANDO PAONE) ed il commendatore, caduto in duello sotto i colpi della spada di DON GIOVANNI per aver difeso l’onore della moglie.
La moglie del commendatore sarà la prima vittima della seduzione del dissacrante DON GIOVANNI interpretato da un eccellente Alessandro Preziosi che ne firma pure l’impeccabile regia con una splendida trovata scenografica composta da un telo che ricorda lo schermo cinematografico e le varie immagini proiettate in 3D, scenografia molto tecnologica che rende questo DON Giovanni un misto di classico e moderno, gradevole da seguire anche per un pubblico più giovane.
Sganarello, servo fedele di Don Giovanni, pur non approvando i suoi comportamenti non proprio vicini ai dogmi del cattolicesimo, è un fantastico Nando Paone che con molta naturalezza passa dalle commedie di Vincenzo Salemme come:” e fuori nevica” ai classici come questo di Molière , la sua presenza è come aver messo una ciliegina in una già ben condita torta composta da un cast di giovani attori che non sfigura affatto, anzi è ben amalgamato con i due protagonisti. Del mito di Don Giovanni ci sono state più di 4000 rielaborazioni, la prima scrittura risale addirittura al 1630 , quando Tirso DE Molina, ispirandosi ai racconti popolari dei padri gesuiti, scrisse:” Il Burlardor De Sevilla” in seguito il mito fu ripreso dalla Commedia dell’arte italiana che ne accentuò gli aspetti più comici, Molière attinse da queste fonti Italiane per rielaborare un suo personale Don Giovanni.
Più questa commedia viene messa in scena e più ci si rende conto di quanto sia sempre attuale, infatti Don Giovanni non volendosi convertire ma volendo fino alla fine prendersi burla della religione e volendo sempre restare in opposizione alle convenzioni sociali si adopera ad usare l’ipocrisia per volgere a suo vantaggio tutte le spiacevoli situazioni che gli si erano create intorno ed una volta morto , bruciato nelle fiamme della modernissima scenografia, il servo, che pur sembrava una persona molto ligia e pura di cuore, ha avuto come sua unica preoccupazione il non percepimento del suo abituale stipendio.
Tutto ciò non ricorda il comportamento di qualche politico del nostro tempo? Lo spettacolo è una coproduzione Khora.Teatro- TSA Teatro Stabile D’Abruzzo , l’adattamento e la traduzione sono di Tommaso Mattei il cast è formato da: Don Giovanni Alessandro Preziosi
Sganarello Nando Paone
Donna Elvira Lucrezia Guidone
Gusman Roberto Manzi
Don Carlos Matteo Guma
Don Alonso Roberto Manzi