Con l’accusa di avere rapinato e brutalmente picchiato un uomo nella sua abitazione a Licata (Agrigento), i Carabinieri hanno arrestato i due presunti aggressori. Secondo la ricostruzione dei carabinieri la vittima, un uomo di nazionalità romena, ma residente nel paese agrigentino, era solo nella sua abitazione quando due suoi connazionali, dopo aver violentemente sfondato la porta, sono entrati all’interno della casa e, dopo aver brutalmente picchiato l’uomo, hanno portato via soldi, oggetti in oro e cellulari. Il rapinato, dolente e con il volto completamente tumefatto, è andato in caserma dai Carabinieri a cercare disperatamente aiuto. Sotto shock e confuso, ha ricevuto le prime cure e rassicurazioni.
La Centrale Operativa, apprese le prime informazioni necessarie, ha immediatamente interessato il 118, affinché la vittima potesse essere condotta e assistita in ospedale. Nel frattempo, i militari del Nucleo Radiomobile hanno cercato di carpire quante più informazioni possibili. I sospetti sono subito finiti sulla comunità romena dei paesi intorno a Licata. I militari, con il supporto dei comandanti di stazione di Naro e Campobello di Licata, sono riusciti in breve tempo a risalire ai nomi e ai cognomi esatti, iniziando una non facile caccia all’uomo durata fino a tardo pomeriggio.
I due, B.P. di 54 anni e B.I. di 34 anni, entrambi braccianti agricoli e pregiudicati, sono risultati irreperibili e con vari domicili non rintracciabili. Dopo serrate ricerche, sono stati trovati a Naro e Campobello di Licata e condotti in caserma. Qui giunti sono stati dichiarati in stato di fermo e, in accordo con la competente Autorità Giudiziaria, tradotti in carcere. Il fermo dei due è stato convalidato e per i due si sono aperte le porte del carcere.