Laura Bercioux
Riflettori puntati su Agrigento. La città manifesta in piazza con corteo per esprimere il proprio dissenso dopo il caso “Commissioni” balzato agli onori della cronaca. Lo scandalo coinvolge il Comune dove la Guardia di Finanza ha già fatto un blitz nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale e in Segreteria per acquisire i documenti relativi “all’abnorme numero di riunioni delle commissioni consiliari” che solo nel 2014 hanno visto ben 1133 sedute per un costo di 300mila euro. L’ennesimo danno ai cittadini che vivono un disagio sociale enorme, a partire dall’acqua che arriva in città ogni 4 giorni, che si sono visti aumentare le tasse alle stelle come quelle sui rifiuti per un Comune dalla Casse vuote.
L’indignazione e la disperazione della gente in corteo grida uno slogan “Noi siamo altro”. Un lungo corteo ieri si è snodato per le vie della città di Pirandello che è letteralmente esplosa perché “derubata” di tutto.
A sollevare lo scandalo è stata la trasmissione Ballarò che ieri sera si è collegata con la piazza gremita di persone. Le indagini sono coordinate dai sostituti procuratore Santo Fornasier e Alessandro Macaluso. La vicenda, sollevata prima dalla stampa locale, è stata così portata alla ribalta da Ballarò e l’Arena. Nel mirino dei magistrati non solo la congruità delle riunioni ma anche altri aspetti che riguardano diversi consiglieri che, dopo l’elezione, si sarebbero fatti assumere da patronati e associazioni con ruoli apicali, ottenendo così che sia l’Amministrazione a versare lo stipendio per le giornate di assenza.
Dopo Mafia Capitale ecco un altro scandalo che non smette di arrestare la corruzione e la mala politica, unico vero cancro di questo Paese. Una manifestazione organizzata con il tam tam dei social: su facebook sul gruppo #agrigentomanifesta che ha già ottenuto oltre 6 mila «like». Ci sono persone che vanno via, lasciano Agrigento, la Sicilia. Ragazzi che non possono studiare, famiglie che non possono pagare le bollette, bambini che mangiano un pasto “un panino” a scuola grazie ai volontari. Questo è lo specchio della società vera, quella che vive fuori dai Palazzi della politica, distante più che mai, dalla realtà della gente. Una signora ha mostrato alle telecamere un assegno del Comune a sostegno per la casa ad una famiglia indigente con figlio ammalato di sclerosi: “28 euro” all’anno: questo è il Welfare italiano nel Paese dalle Pensioni d’Oro, dai compensi stratosferici a politici e manager. In Italia in questo momento di ci sono 9 milioni di poveri. La vera lotta alla corruzione che “succhia” miliardi all’economia di questo Paese è molto lontana da questo Governo e, questo Governo, è molto lontano dal Sud.