“Voglio dire a chi e’ ancora sottomesso al giogo del pizzo o e’ in dubbio: denunciate ora, subito, rivolgetevi ad Addiopizzo, alle forze dell’ordine e all’autorita’ giudiziaria, denunciate perche’ le condizioni sono favorevoli per liberarsi definitivamente dal fenomeno delle estorsioni senza essere lasciati soli”.
A lanciare questo appello rivolto a imprenditori e commercianti, dalle colonne del Giornale di Sicilia, e’ il presidente del Senato Pietro Grasso, in occasione del decimo anniversario dalla nascita di Addiopizzo, l’associazione antiracket di cui l’ex procuratore di Palermo e’ stato da subito uno dei piu’ convinti sostenitori. “Ricordo benissimo quel giorno di dieci anni fa – scrive Grasso – in cui nel mio ufficio di Procuratore capo di Palermo entrarono un gruppo di ragazzi che avevano risvegliato la citta’ con quei manifestati listati a lutto con il grido ‘Un intero popolo che paga il pizzo e’ un popolo senza dignita”.
” Il presidente del Senato sottolinea che “questa sfida e’ stata raccolta con un entusiasmo incredibile: oggi abbiamo quasi 900 operatorie economici che aderiscono e 10.000 cittadini che si sono impegnati a fare acquisti nei negozi certificati”. “Come anni fa – osserva ancora – il Giornale di Sicilia pubblica oggi un elenco importante. Allora era quello dei cittadini che si impegnavano a sostenere i commercianti contro il pizzo, oggi quello degli operatori economici che hanno deciso di non sottomettersi alle richieste della mafia”. Grasso conclude il suo appello rivolgendosi in modo particolare a quei commercianti vittime delle estorsioni emerse nella recente operazione “Apocalisse”. “Oggi voi siete parte offesa: trasformate questa offesa in un’occasione di riscatto. Lo Stato sara’ con voi, saranno con voi le associazioni e i cittadini”.