È morto a Rovarè, in Trentino, il gesuita Massimo RASTRELLI, che ha dato vita a Napoli alla prima fondazione antiusura di matrice ecclesiale in Italia. Novantenne, nato a Portici, sacerdote dal 1958, era da tempo malato. Il 3 febbraio scorso il Papa, ricevendo la Consulta nazionale antiusura, aveva rivolto un pensiero a padre RASTRELLI, che dell’organismo era stato ispiratore e primo presidente.
Proprio l’attuale presidente della Consulta, monsignor Alberto D’Urso, riferisce l’Osservatore romano, ha ricordato in una nota “il servizio evangelico” del sacerdote “ai poveri e alle famiglie indebitate e strozzate dall’usura”. Tanto che “se oggi la Chiesa è in grado di offrire un esempio di apostolato competente e perseverante nei confronti delle famiglie flagellate dai debiti, lo deve» proprio a lui che, con la fondazione San Giuseppe Moscati, «ventisette anni fa, da parroco del Gesù Nuovo a Napoli, dove la mattina di venerdì 2 marzo saranno celebrate le esequie, ha denunciato la presenza di questa piaga sommersa”.
Soprattutto, ha spiegato monsignor D’Urso, “ha insegnato a tanti volontari a non giudicare ma ad aiutare le persone cadute nella trappola dell’usura”, indicando un modello per le trenta fondazioni in Italia.