Un grande “albergo diffuso” nel centro storico (cioè un’impresa alberghiera, formata da più stabili vicini fra loro, con gestione unitaria e in grado di fornire servizi di standard alberghiero a tutti gli ospiti), è quanto propone l’Abbac, l’associazione dei B&B ed Affittacamere della Campania, a seguito della scelta del Comune di Napoli di rimodulare i vincoli per consentire ove possibile di effettuare e certificare frazionamenti in vani e appartamenti di palazzi di vecchia fabbricazione e di adeguarsi anche al decreto governativo che semplifica le procedure amministrative per l’edilizia privata.
“Le nostre richieste sono state ascoltate, avevamo proposto da tempo all’amministrazione comunale di rivedere tali vincoli come le difficoltà di non toccare le maglie strutturali che difatti avevano reso difficili e in molti casi impossibile prevedere una trasformazione di immobili ad uso turistico – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito – Non si tratta certo di aprire a speculazioni ma un iter meno complesso consentirà di utilizzare i tanti vani sfitti in disuso per garantire una nuova economia”.
In effetti il centro storico Unesco è sempre più meta privilegiata di un numeroso target di viaggiatori individuali che nella scelta sempre più online e senza filtri preferisce soggiornare nel centro della città.
“Una tendenza che intendiamo sviluppare come per le altre aree della città – commenta Agostino Ingenito che riveste anche un ruolo nazionale nella categoria – Sono molti gli immobili che sono sfitti e in disuso, intendiamo in collaborazione con i proprietari e l’amministrazione comunale intraprendere un percorso che ci consenta di creare un vero e proprio albergo diffuso”.
Nelle intenzioni dell’associazione regionale di categoria vi sono i modelli da replicare in altre metropoli importanti dal forte connotato turistico culturale come Parigi, Praga e gli esempi di riconversione nelle città tedesche.
“Aprire le finestre di un appartamento e ritrovarsi immersi in uno dei centri storici più importanti al mondo, godere di variegati servizi e modalità di soggiorno, dalla formula b&b all’affittacamere o all’appartamento turistico – continua Ingenito – Naturalmente tutto questo può avvenire solo se si condivide un percorso che consenta di rielaborare i programmi di finanziamento come per il Sirena, favorire un accordo di programma concreto e snello e rendere operative le diverse linee di intervento previste per sicurezza e recupero degli immobili e dei siti culturali”.
Tali azioni stimolerebbero i privati proprietari ad intraprendere una concreta riconversione immobiliare ad uso turistico e favorirebbero nuove e preziose economie.
Intanto l’Abbac ha aperto uno sportello informativo presso la sede di Via Toledo 148, per informazioni e consulenze è possibile contattare i seguenti recapiti 0815635192 info@abbac.it abbac.consulenze@gmail.com