Il giorno di Pasqua alle 10.25 ora di Greenwich, dunque le 11.25 in Italia: con le analisi attualmente a disposizione, e’ questa l’ora X in cui la stazione spaziale cinese Tiangon 1 rientrera’ nell’atmosfera terrestre. Ma solo 36 ore prima si conoscera’ il momento esatto del rientro e, soprattutto, la traiettoria d’impatto con la terra. Che, con i dati ad oggi disponibili, non esclude l’Italia. Il punto della situazione e’ stato fatto dagli esperti dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, nel corso di un incontro tra il Dipartimento della Protezione Civile e i rappresentanti dei media con l’obiettivo di fornire tutte le informazioni disponibili e mettere a punto le modalita’ per la diffusione dei successivi aggiornamenti che arriveranno dalla comunita’ scientifica. Il fatto che l’Italia sia tra le aree del pianeta che potrebbero essere interessate dalla caduta dei frammenti del satellite rende infatti necessaria la massima chiarezza.
“Abbiamo finestre temporali molto limitate e dunque – ha sottolineato non a caso il capo della protezione Civile Angelo Borrelli – se le ultime analisi confermeranno la possibilita’ che frammenti del satellite possano interessare il nostro paese, abbiamo l’esigenza di dare un’informazione piu’ chiara possibile alla cittadinanza. I media avranno dunque un ruolo fondamentale per diffondere le informazioni”. Allo stato, la stazione spaziale viaggia ad un’altezza compresa tra i 220 e i 200 chilometri e 3/4 volte al giorno, a distanza di 90 minuti l’una dall’altra, sorvola l’Italia.