di Raffaele Vescera – Mi sono avviato da Foggia spinto dall’intento di partecipare ad un grande evento sociale. La prima del nuovo libro di Pino Aprile, Padre Maurizio Patriciello, i rappresentanti, spesso famosi, dei comitati antimafia e ambientalisti meridionali, un grande raduno meridionalista utile al consolidamento di quella rete di “ribelli positivi” meridionali narrata in “Il Sud puzza. Storia di vergogna e d’orgoglio”.
 Contavo di uscire a Caivano, paese contiguo ad Orta di Atella, luogo dell’evento, per dare uno sguardo al paese di Padre Maurizio. Caso o destino ha voluto che per pochi metri sbagliassi uscita, ritrovandomi su una strada che, contornata da rifiuti mi conduceva verso il nulla. Alla fine mi ritrovo davanti ad una colonna di camion di rifiuti ferma davanti ad uno stabilimento di raccolta, chiedo cos’è l’inceneritore? No, mi rispondono è il cdr, Poca differenza, un forte tanfo m’accompagna fino ad Orta di Atella, capisco che la coincidenza voleva che io entrassi nel vivo della tragedia causata dai rifiuti tossici.
Nel palasport, un migliaio di persone raccoglie l’iniziale invito al minuto di silenzio per le vittime dei miasmi velenosi chiesto da Marco Esposito. Poi i rappresentati dei comitati dialogano tra loro. Lucio Iavarone e Rosario Terracciano del Coordinamento Comitati Fuochi, organizzatori dell’evento, Alessandro Marescotti che conduce la battaglia contro i veleni dell’Ilva di Taranto, Lella Ottaviano la donna coraggio che ha sconfitto il racket camorristico ad Ercolano, Albina Colella dell’università di Potenza che combatte contro l’inquinamento petrolifero, al pari del tenente Giuseppe Di Bello, assente per causa di forza maggiore. E poi l’anti Muos dalla Sicilia, Antonio Panico in rappresentanza di “Briganti, e le mamme, tante mamme, da Taranto alla Terra dei fuochi, che hanno perso i propri angeli per i tumori causati dall’inquinamento. L’amara ironia di Padre Maurizio, prete temuto dalle istituzioni complici della camorra, precede la geometrica visione sociale di Pino Aprile. Una grande serata, la nostra speranza che possa tradursi nell’avvio di una nuova era meridionalista, post ideologica ed unitaria, a legittima difesa della nostra terra e del nostro popolo.

Foto: ORTA DI ATELLA, BUONA LA PRIMA  Mi sono avviato da Foggia spinto dall'intento di partecipare ad un grande evento sociale. La prima del nuovo libro di Pino Aprile, Padre Maurizio Patriciello, i rappresentanti, spesso famosi, dei comitati antimafia e ambientalisti meridionali, un grande raduno meridionalista utile al consolidamento di quella rete di