Il Sindaco che non decide chiama al voto virtuale la sua comunità per sciogliere un nodo bizzarro e pararsi le eufemistiche terga
Nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia da Covid-19 a Montemilone -piccolo Comune della provincia di Potenza- l’amministrazione 2.0 con al timone il Sindaco Antonio D’Amelio ha pensato bene di indire un referendum social sull’opportunità di dare lo start nientemeno che alla sagra della salsiccia. Così, mentre nei piani alti dei governi nazionale e regionale si ragiona e si decide, seppur nella più totale confusione e improvvisazione, su come affrontare e limitare la pandemia in atto, in quelli bassi di Montemilone si pensa al magna magna comunitario. Non è nostra intenzione mettere al bando la sacra salsiccia made in Lucania che, al contrario, va annoverata fra le eccellenze alimentari italiane, ma evidenziare lo sbando (ci sia consentito il gioco di parole) di una amministrazione probabilmente inadeguata essendo capace di queste trovate, e fidatevi lo è per quanto leggerete giù dabbasso. E’ inutile girarci intorno, l’alto ruolo e compito amministrativo in questo caso è ridotto a barzelletta.
I Fatti in breve, perchè lo scherzo è bello quando dura poco
Ebbene, è tutto vero. Referendum in salsa social con tanto di norme a blindare le operazioni di voto: è consentito il voto ai soli residenti, ci mancherebbe, sino alle canoniche ore ‘ventritrepuntozerozero’ di domenica 4 ottobre. Ma si accettano anche consigli e suggerimenti dai montemilonesi sparsi nel mondo e dai visitatori confinanti a fare da cornice ad un quadro che rappresenta la natura morta della logica applicata alla politica. Insomma, democrazia diretta e d’opinione in nome del panino con la salsiccia. Ci sarebbe da piangere, tuttavia ci facciamo scappare un sorriso che di questi tempi male non fa alla salute. “Già da alcune settimane, come ben sapete – queste le parole del primo cittadino – si sta procedendo all’organizzazione della 3ª Edizione della “Festa della salsiccia e dei prodotti tipici”, che l’Amministrazione comunale ha voluto riportare alla luce e che tanto risalto sta dando alla nostra comunità. Ora, in occasione dell’Emergenza da Covid-19, abbiamo rivisto la programmazione delle varie attività da svolgersi, sempre con la massima cura e attenzione, ma chiediamo a voi cittadini di esprimervi se tenere o meno quest’anno la stessa “Festa”, con tutte le dovute prescrizioni e restrizioni. Abbiamo pensato, quindi, di indire un “Referendum popolare montemilonese…”. Roba da far impallidire il più ortodosso dei CinqueStelle all’atto dell’abolizione di Parlamento e Consigli territoriali.
Letto questo, ci pare chiara la volontà di lavarsene le mani, né più né meno. Come dire: cari concittadini, i tempi sono quelli che sono, il virus incalza e galoppa ma parte della comunità non vuole rinunciare alla salsiccia fumante, noi non abbiamo la minima intenzione di finire alla sbarra popolare nel caso in cui a seguito della eventuale sagra si scateni un focolaio, per questi motivi decidete voi e non se ne parla più. Bel paraculo il sindaco, che domani di fronte a brutte notizie in relazione ad eventuali contagi darà candidamente la colpa alla volontà virtual-popolare. E chiamalo fesso. Soltanto che i gruppi di minoranza hanno deciso di inviare un comunicato a ministero dell’Interno, Regione e Prefettura per denunciare la “condotta sconsiderata, allegra e gravemente irresponsabile nonché potenzialmente lesiva della salute dei cittadini “ dando quindi risalto alla bizzarra vicenda smascherando, secondo noi, anche le intenzioni da novello Ponzio Pilato del Sindaco 2.0. Viene da chiedersi se il social-primocittadino abbia anche in passato chiesto ai propri compaesani di decidere su un provvedimento amministrativo. Così, tanto per dirne qualcuno, se aumentare o meno un balzello tributario comunale o procedere con qualche opera pubblica. Ma anche chiedere ai “montemilonesi sparsi nel mondo” consigli sulle tariffe TARI da applicare a chi continua a mantenere un appartamento nella propria terra ma non lo utilizza tutto l’anno.
Note a margine
A poche ore dalla chiusura del seggio virtuale, dando una lettura delle intenzioni di voto, sembra che il NO dovrebbe spuntarla con buona pace di chi non voleva rinunciare a dare gaudio al palato, per i quali – fra i famosi consigli richiesti dal promotore della tornata referendaria – qualcuno però suggerisce di switchare la festa di piazza in sagra da asporto. Niente male, ma c’è chi chiede di non tralasciare un dettaglio in nome della regolarità del voto: chi non usa i social come fa ad esprimere il proprio voto? Qua c’è da uscire pazzi, ma la prendiamo con filosofia perché il tema di tutto questo comico teatro, e il riferimento è senz’altro alla sublime salsiccia montemilonese, merita davvero rispetto oltre che di finire arrosto, e giustamente, in pubblica piazza. In tempi migliori, s’intende.
Nick Iuzzolino
Di seguito lo screenshot del post che indice il Referendum e il comunicato della minoranza in Consiglio comunale.