Duemila partenze e oltre settecento sbarchi: a Lampedusa negli ultimi tre giorni. Ricomincia così l’assalto alle coste italiane dei disperati in fuga dall’Africa. L’arrivo della bella stagione è come sempre un incentivo a più partenze, ma stavolta il fenomeno sembra passare sotto traccia, nel totale disinteresse di gran parte della politica. Nonostante dalle inchieste in corso continuino ad emergere nuovi inquietanti prove delle connessioni fra Ong e mercanti di uomini. Intanto, il business dei viaggi della disperazione assume nuovi profili, con gli scafisti che pubblicizzano la loro attività come veri tour-operator sui social media, con tanto di tariffe e rassicurazioni: «Arrivo in Italia garantito al cento per cento».