Lei tutta in rosso, dalla testa ai piedi. Lui in blazer blu e maglia girocollo, lo stesso look informale esibito ieri a Cesano Boscone all’esordio con i servizi sociali. Intorno, il bellissimo giardino di villa San Martino ad Arcore e Dudù che saltella in ogni foto. E’ lì che il settimanale Gente ha intervistato Silvio Berlusconi in uno dei momenti più difficili della sua vita pubblica tra le difficoltà di Forza Italia e l’accerchiamento giudiziario. Il Cav sceglie di parlare di famiglia, più che di affari e politica: “L’impresa che mi ha dato più soddisfazioni nella mia vita sono i miei cinque figli, che ricambiano il mio amore con totale dedizione. Ho solo un rimorso verso di loro: se non fossi sceso in politica, probabilmente loro non sarebbero stati toccati dalle calunnie e dalle volgarità che sono state inventate sulla mia vita privata”.
Vita privata nella quale, da almeno due anni, un ruolo centrale ha assunto Francesca Pascale. “Lei mi aiuta anche semplicemente per il fatto di esserci. La sua presenza, per me, è come L’inno alla gioia di Beethoven. La direttrice di Gente Monica Mosca gli chiede quale sia la dote di Francesca che apprezza maggiormente e quale sia stato il primo regalo che le ha fatto: “Faccio fatica a scegliere tra le sue qualità ” spiega Silvio. “La determinazione, la dedizione, la gioia di vivere, la dolcezza. Come si fa a non farsi conquistare da una ragazza che ti ha fatto volare sopra la testa un aereo con la scritta “Silvio mi manchi?”. Quanto al primo regalo, le sembrerà una cosa banale: una mia foto con dedica, come mi chiedono in tanti. Ma per lei ho scritto una dedica molto particolare, molto personale. Che non rivelerà.