Politica interna

Sergio Mattarella: In un discorso davanti alle alte cariche dello Stato per gli auguri natalizi, Sergio Mattarella ha spiegato che non esistono governi eletti direttamente dal popolo ma è il Parlamento “l’organo eletto dal popolo” ed è per questo che l’esecutivo “si è costituito nel pieno e doveroso rispetto della Costituzione”. Il presidente ha tentato quindi di respingere le accuse riguardo l’illegittimità del governo Gentiloni, aggiungendo che per “consentire nuove elezioni con esiti chiari è necessario dotare il Parlamento di leggi elettorali che non siano, come adesso, l’una fortemente maggioritaria e l’altra assolutamente proporzionale”. L’obiettivo da raggiungere sarà quindi quello dell’istituzione di leggi “omogenee e non inconciliabili fra di esse”. Proseguendo il presidente ha suggerito che l’ultimo grande impegno internazionale del governo Gentiloni potrebbe essere il G7 di Taormina, a fine maggio: la data indicata potrebbe quindi essere il termine ultimo dopo il quale, se presente una legge elettorale solida, il Quirinale potrebbe concedere le elezioni del nuovo governo.

Silvio Berlusconi: A margine del brindisi natalizio Silvio Berlusconi avrebbe fatto sapere a Gentiloni che la sua forza politica appoggerà il governo “su tutto, compreso Mps”. L’ex premier durante l’evento ha parlato di vari argomenti, tra cui la legge elettorale. La data del voto “è giusto che si allontani” perché al momento non ci sono i presupposti politici “per arrivare a una legge condivisa”. Sicuramente si dovrà aspettare il giudizio della Consulta ma secondo il Cavaliere dopo non si dovrà tornare al Mattarellum come proposto da Renzi. “Quella legge ha funzionato in uno schema di bipolarismo. Oggi abbiamo tre poli. Penso a un modello proporzionale condiviso” è la proposta del leader di FI, che sembra non arrendersi nemmeno sul terreno delle riforme costituzionali: “Non ho nulla contro un’assemblea costituente, cento persone che lavorino per un dato tempo”.

Politica estera

Berlino: Il conto dell’attentato al mercatino di Natale di Berlino parla di 48 feriti e 12 morti, a cui si potrebbe aggiungere la ragazza italiana Fabrizia Di Lorenzo, al momento dispersa ma il cui cellulare è stato trovato sul luogo della strage. La Germania nel frattempo brancola nel buio sulla ricostruzione dei fatti, dopo che è stato liberato il sospettato attentatore arrestato poco dopo la strage. Il ragazzo 23enne pachistano fermato in seguito alla segnalazione di un testimone è stato infatti scagionato dal test del dna. Il killer è quindi  a piede libero e armato e il livello d’allerta rimane altissimo nel Paese. “Per favore restate vigili” ha comunicato la polizia di Berlino, mentre l’Isis ha approfittato delle ore di tensione per rivendicare l’attentato: “Un nostro soldato ha compiuto una vendetta per gli attacchi in Siria”. L’emergenza tocca anche la politica della Germania. Angela Merkel, che dopo l’arresto del sospettato aveva dichiarato che “sarebbe particolarmente intollerabile se l’autore di questo atto fosse una persona che ha chiesto protezione e asilo”, ha dovuto infatti subire gli attacchi provenienti dal partito di ultradestra Afd che ha accusato la cancelliera di aver aperto le frontiere e di essersi macchiata col sangue delle vittime del terrore. La leader del Cdu non vuole però arrendersi: “Non vogliamo accettare che la paura del male ci paralizzi. Troveremo la forza per vivere la vita che vogliamo in Germania: libera, unita e aperta” ha dichiarato Merkel.       

Ambasciatore russo: Il giorno dopo l’assassinio dell’ambasciatore Andrej Karlov proseguono serrate le indagini per fare luce sul killer e su eventuali complici. Il governo turco ha preventivamente arrestato sette persone e non si escludono nuovi fermi. La pista attualmente seguita dalle forze di sicurezza turche parla di complici dell’assassino, con forti sospetti nei confronti del supposto organizzatore del golpe Fethullah Gulen. Perquisizioni nella casa di Altintas avrebbero portato infatti al ritrovamento di materiale gulenista.  Nel frattempo è stato chiarito che Altintas aveva organizzato l’attentato diversi giorni prima e che il killer ha centrato l’ambasciatore con nove proiettili. La Russia sospetta comunque delle dinamiche dietro l’assassinio e ha quindi inviato una task force di investigatori per chiarire la situazione. In giornata si è tenuto un vertice a tre con Russia, Iran e Turchia per discutere della situazione siriana. L’incontro ha prodotto il “documento di Mosca”, una sorta di road map per gestire la crisi della Siria.

Economia e Finanza

Mediaset-Vivendi: Non si ferma la scalata di Vivendi nei confronti di Mediaset. Il colosso francese è salito al 25,7% del Biscione (equivalente al 26,7% dei diritti di voti) e non sembra intenzionato a fermarsi. Come conseguenza il titolo di Mediaset ha toccato nuovi record di rialzo, con un +23% e il nuovo valore di 4,44 euro per azione. L’azienda guidata da Vincent Bolloré ha quindi speso negli ultimi 18 mesi quasi 5 miliardi sul mercato italiano, tra Telecom e Mediaset. I vertici di Cologno Monzese non sono però rimasti a guardare e dopo aver segnalato un’eventuale manipolazione di mercato da parte dei francesi alla Consob (entro Natale la vigilanza dovrebbe incontrarsi con Vivendi), si sono rivolti anche all’AgCom con un esposto per verificare se Vivendi non sta violando le regole sulla concorrenza. Il patron Berlusconi si è detto sereno perché “pensiamo che molti soci vogliano difendere il principio di italianità del primo gruppo di comunicazioni italiano” e ha smorzato la tensione con una battuta rivolta a un giornalista: “Vuole che alla mia età ci sia qualcosa che ancora mi preoccupi?”.

Salva-risparmio: Oggi verrà chiesto il via libera al Parlamento con voto a maggioranza assoluta per l’indebitamento dello Stato per 20 mld che finanzieranno il decreto salvabanche. Il ministro Padoan ha spiegato nella Commissione bilancio di Camera e Senato di ieri che l’intervento servirà ad evitare il bail in che potrebbe produrre “danni incalcolabili sui risparmiatori e sulle imprese che ricevono il credito” dalle banche destinate a finire in risoluzione. Padoan ha specificato che i 20 mld saranno una richiesta una tantum e serviranno a finanziare misure “precauzionali” e che quindi potrebbero non essere effettivamente utilizzati tutti. Dopo aver ottenuto lo sblocco delle risorse si procederà alla votazione, prevista per domani o venerdì.