Non è la Napoli solo della camorra, mauna Napoli piena di sfaccettature, quella in cui si muovono ipoliziotti della serie tv “I bastardi di Pizzofalcone”, trattadai romanzi di Maurizio De Giovanni, in onda dal 9 gennaio suRai1. La fiction è stata presentata questa mattina alla ScuolaSuperiore di Polizia di Roma dal regista Carlo Carlei e daiprotagonisti protagonisti Alessandro Gassman e CarolinaCrescentini. I personaggi nati dalla fantasia di De Giovanni sonodei poliziotti “scomodi”, emarginati per ragioni diverse, chelavorano in un commissariato che sta per essere chiuso. Tuttocambia quando arriva l’ispettore Lojacono (Gassman), che riesce aricreare una squadra unita e con grandi capacità investigative.
“Una storia poliziesca e di riscatto” l’ha definita la direttricedi Rai Fiction Eleonora Andreatta, che ha definito la Napolidella serie “una Napoli inedita, non della malavita ma una grandecapitale con tante contraddizioni, luoghi bellissimi e piùpoveri”.Il regista Carlei, a proposito della città, che è una delleprotagoniste della serie, ha affermato: “Abbiamo l’occhio viziatoda una serie di valore e di successo che mostra Napoli come unmale che cova, ma questa è una visione parziale, perché quandoarrivi a Napoli vieni abbacinato dalla luce e affascinato daicolori, dalla bellezza, dal patrimonio artistico e soprattutto daquello umano”. Carlei ha specificato: “Mi piacerebbe che questaserie contribuisse a raccontare quanto sia sbagliato percepireuna città attraverso i pregiudizi, solo per colpa di unaminoranza”.
La Napoli de “I bastardi di Pizzofalcone” è piùsfaccettata e meno cupa di quella raccontata da “Gomorra”, e DeGiovanni ha specificato: “Io ho scelto di non parlare dicriminalità organizzata perché non è una argomento che conoscoabbastanza, ma ho raccontato i contrasti tra i tanti stratisociali che abitano la città”.In questa città complessa si muovono dei personaggi pieni disfumature, a cominciare dall’ispettore interpretato da Gassman edal pubblico ministero interpretato dalla Crescentini. “Lojaconoè un osservatore della realtà, entra nelle psicologie cheincontra”, ha detto Gassman a proposito del suo personaggio, e hadefinito la serie “una storia di rivalse professionali e umane dipersone che vogliono smentire dei luoghi comuni”. Crescentini hadefinito i personaggi della serie “ambigui, che fanno un lavorodifficilissimo, con un vissuto complesso, che fanno pensierianche sgradevoli ma veri, e che nel loro lavoro non rinuncianomai all’umanità”.