Politica interna

Marra arrestato: Nella mattinata di ieri è stato arrestato Raffaele Marra, dirigente voluto da Virginia Raggi a cui era stata affidata la mansione di Direttore del personale. L’accusa rivolta a Marra è di aver ricevuto tangenti dal “palazzinaro” Sergio Scarpellini (anche lui arrestato in giornata) per l’acquisto scontato di un immobile, fatti risalenti al 2013 e antecedenti la giunta Raggi. La notizia, oltre a mettere in difficoltà la sindaca pentastellata, ha creato confusione all’interno del M5S, con voci di un Grillo infuriato per la decisione di Raggi di insistere su Marra. Nella breve conferenza stampa in cui Virginia Raggi ha commentato pubblicamente l’accaduto, la sindaca ha comunicato la volontà di “andare avanti con serenità” perché “il mio braccio destro sono i cittadini romani”. Raggi ha ammesso timidamente di aver sbagliato, sottolineando che “Grillo aveva evidenziato qualche perplessità” e offrendo “collaborazione totale con la magistratura sulle nomine”. Dopo un minuto e cinquanta secondi di conferenza stampa, è cominciata la seduta del bilancio comunale in cui Raggi non si è presentata e durante la quale le forze di opposizione si sono concentrate ad attaccare la sindaca.

Giuseppe Sala: Il giorno dopo l’autosospensione dall’incarico di Sindaco di Milano, Giuseppe Sala si è impegnato a formalizzare la propria decisione con una lettera in cui si parla di “assenza motivata dalla personale necessità di conoscere, innanzitutto, le vicende e i fatti contestati”. Questa necessità lo ha portato alla convinzione di “non poter esercitare i miei compiti istituzionali” essendo presente “un ostacolo temporaneo a svolgere le mie funzioni”. Nella mattinata Sala ha quindi incontrato il prefetto Alessandro Marangoni per comunicare la sua scelta. Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico. Il ministro Martina ha affermato di aver “piena fiducia nel sindaco” aggiungendo che il suo è “stato un gesto di grande e rara sensibilità”. Anche dall’opposizione non sono arrivati giudizi radicali di condanna. Salvini ad esempio ha fatto sapere che “l’avviso di garanzia non è una condanna” aggiungendo però che “ho il dubbio che ci siano problemi in Procura e che Sala sia stato tutelato”. L’avversario alla comunali Stefano Parisi ha invece parlato di “reazione isterica” da parte di Sala, invitandolo a tornare alle sue funzioni. Un ritorno che potrebbe concretizzarsi a breve, dato che lo stesso Sala ha parlato di “un’assenza non lunga”, anche se sarà da verificare se il suo ritorno sarà da sindaco.

Raffaele Cantone: Giorni caldi per la corruzione negli ambienti politici con le crisi di Milano e Roma ed ecco perché Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, è tra le personalità più ricercate dai giornali. Tra le molte interviste, in quella di Repubblica Cantone preferisce non esprimersi sull’autosospensione di Sala, ricordando però che “quello della magistratura è un atto dovuto visto che siamo lontani dall’avviso a comparire”, suggerendo quindi che la decisione del Sindaco di Milano è stata eccessiva. Cantone inoltre difende il proprio istituto dalle accuse di poca efficienza, ricordando che “l’Anac ha cominciato a lavorare nel giugno 2014, due anni dopo che l’appalto della piastra era stato affidato”. Riguardo Roma, Cantone conferma che attualmente il suo istituto sta indagando anche sulla promozione di Renato Marra nonché su altri casi di cui però preferisce non parlare.

Politica estera

Obama contro Putin: Il presidente Barack Obama ha dedicato la maggior parte della conferenza stampa di ieri per attaccare l’asse Trump-Putin creatosi a sua detta durante il periodo di campagna elettorale. Il suo discorso, oltre a dare per certo il coinvolgimento in prima persona di Putin, ha portato alla promessa che “ci sarà una rappresaglia contro i cyber-attacchi della Russia”. Obama ha ricordato che “sono state messe a disposizione in modo bipartisan” le prove accumulate dall’intelligence americana che certificano l’intromissione russa e ha attaccato i repubblicani “che odiano a tal punto i democratici da diventare filo-russi”. A proposito di questi Obama ha osservato che “Ronald Reagan si rivolterebbe nella tomba se vedesse i repubblicani di oggi schierati con Vladimir Putin”. Puntuale la risposta dal Cremlino: “Fuori le prove, o smetta di parlare”.

Economia e Finanza

Titoli di Stato Usa: Dopo sette anni di primato, la Cina ha ceduto al Giappone il primo posto di possessore estero di titoli di Stato statunitensi. Lo ha notificato un rapporto del Tesoro Usa, che ha contato 1132 miliardi a fine ottobre per il Giappone e 1115 per la Banca del Popolo Cinese. Il primato assoluto resta comunque nelle mani della Fed, con 2500 miliardi di dollari in titoli. La decisione degli ultimi mesi da parte della Cina è stata motivata dalla necessità di concentrarsi sullo yuan, ultimamente in difficoltà nello scambio con il dollaro. Negli ultimi 24 mesi la Cina ha inoltre convertito un quarto delle riserve in valuta estera, portandola da 4000 a 3000 miliardi. Sullo sfondo i rapporti tesi tra Usa e Cina prefigurano scenari disastrosi in caso Pechino decidesse di sospendere totalmente gli investimenti nel debito pubblico statunitense, anche se l’eventualità rimane al momento nel campo della fantapolitica.  

Vivendi-Mediaset: Dopo gli attacchi finanziari degli ultimi giorni, i due colossi dei media sono tornati a parlare nel pomeriggio di ieri. L’incontro ha visto i due amministratori delegati, Pier Silvio Berlusconi e Arnaud de Puyfontaine, confrontarsi senza però giungere a nessun accordo e mantenendo una posizione di tregua temporanea. Nella mattinata l’ad di Vivendi aveva incontrato il ministro Calenda (molto critico per l’azione dall’azienda francese), il quale ha ribadito il carattere inopportuno della scalata francese e che avrebbe imposto un blocco al 20% del capitale di Mediaset. Inoltre Calenda avrebbe richiesto lo sblocco della situazione Premium.