La situazione per chi si muove in treno in Sicilia è sicuramente la peggiore d’Italia. E’ quanto emerge dalla campagna ‘Pendolaria’ di Legambiente che, come ogni anno, traccia una prima analisi della situazione del trasporto ferroviario pendolare in Italia. Un quadro che per i cinque milioni di abitanti dell’isola è decisamente peggiore rispetto al resto d’Italia e a pagarne le spese non sono solo i siciliani ma anche i turisti che, sottolinea Legambiente, “si trovano di fronte a situazioni indegne di un Paese civile che fa parte dell’Unione Europea”.
Ogni giorno le corse dei treni regionali in tutta la Sicilia sono 429 contro le 2300 della Lombardia, una differenza di 5,3 volte, ma a livello di popolazione la Lombardia conta solo il doppio degli abitanti siciliani (10 e 5 milioni). “Nella classifica di Pendolaria delle 10 peggiori linee italiane, la Sicilia è al quarto posto con la tratta Messina-Catania-Siracusa – afferma Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – ma occorre sottolineare che tutte le tratte dell’isola sono scomode e inefficienti”.
Un esempio su tutti, quello che accade sulla linea Messina-Catania-Siracusa che collega tre grandi città siciliane, con intensi traffici commerciali e turistici e con uno dei più importanti aeroporti del Mezzogiorno. “Negli ultimi 15 anni – racconta Zanna – i treni si sono ridotti del 41% e viaggiano meno veloci. Grave è anche lo stato di degrado delle stazioni”. La velocità media è di 64 km/h e nel corso dell’ultimo anno la linea è rimasta chiusa per tre mesi per lavori di ammodernamento.
“Malgrado in alcune tratte i lavori si siano conclusi – afferma Legambiente – i disservizi rimangono anche perché, come spesso avviene in Sicilia, quello che interessa è aprire cantieri. Nessuno sta pensando a come aumentare la velocità, frequenza o tipologia dei treni in circolazione. Il problema è che si continua a ragionare, a Roma come a Palermo, al ministero delle Infrastrutture come in Regione siciliana, come se l’obiettivo sia di aprire cantieri, quando invece serve un progetto per migliorare il servizio lungo le linee ferroviarie siciliane, con treni finalmente nuovi e veloci, moderni e puntuali. Altro che il Ponte sullo Stretto”.