E i bambini malati di tumore? E gli anziani? E gli avvelenati oncologici dell’Ilva di Taranto? Che si arrangino. Il governo scappa precipitosamente chiudendo come se ne era andato, nel segno della fiducia. E sacrificando, sull’altare della fretta di Matteo Renzi la più importante e sacrale delle sue promesse elettorali: quella di approvare l’emendamento necessario per stanziare i 50 milioni di euro l’anno promessi alla Sanità pugliese per sostenere i costi dell’emergenza avvelenamento prodotta dall’Ilva.
Il primo a lanciare l’allarme è stato U governatore della Pulia Michele Emiliano. Aveva denunciato prima del voto l’incredibile vicenda del testo prima concordato con il governo e poi scomparso. Giustificazione ufficiale? Nessuna. Ipotesi mai smentita: una rappresaglia per la posizione del governatore, l’anno scorso promotore del referendum sulle trivelle.