Teatro impegnato e passeggiate, note musicali e scarponcini
Spettacoli fino al 31 agosto
Con l’estate torna Sui Sentieri degli Dei, torna l’atteso festival dell’alta Costiera amalfitana che dal 15 luglio al 31 agosto offre ad Agerola un’occasione ghiotta per scoprire oltre all’arte scorci inusitati e angoli nascosti ad alta quota. Teatro impegnato e passeggiate, note musicali e scarponcini, battute comiche e bisacce ripiene di gustose specialità del luogo. In tutto quarantasette giorni di esibizioni, cui si aggiungono mostre d’arte visitabili fino a ottobre e una serie di iniziative per i più piccoli, che animeranno centro e frazioni della ridente località che dalle propaggini più alte della penisola sorrentina si affaccia a strapiombo sulla Costa d'Amalfi, con panorami da togliere il fiato. «Mi fa piacere vedere questa conferenza così affollata significa che Agerola cresce e ne sono contento - ha dichiarato Mariano Rigillo durante la presentazione alla stampa di stamattina al Gambrinus di Napoli - Mi sento un po’ pioniere di questo festival, avendo partecipato alla I edizione Ammiro la sagacia del sindaco Luca Mascolo che riesce a fare spettacolo tutte le sere. Quarantasette serate, un vero miracolo di questi tempi. Lo spettacolo che presentiamo è un’antologia di brani erotici di autori noti e altri poco noti. Dedicheramo questa serata a un nostro grande collega, Giorgio Albertazzi». «Sono passati cinquanta anni dalla nascita della Compagnia di Canto Popolare – ha aggiunto Peppe Barra, anche lui ospite del cartellone - Se sono quello che sono e se riceverò questo premio intitolato a Salvatore Di Giacomo, lo devo allo studio che facevamo allora. Era un periodo fertile e la cultura era una cosa seria, importante per la formazione di tanti artisti che sono venuti dopo. Posso solo gioire di un festival come questo. Se si facessero manifestazioni come questa più spesso, non dico che cambierebbe il mondo, ma sarebbe uno stimolo, un’opportunità per i giovani. Voglio essere infatti ottimista e sperare che i giovani possano amare di più la cultura ed essere attenti alla nostra bella città. È questo il mio grido di protesta: amatela questa nostra bella città, perché la stanno rovinando spiritualmente. Napoli è offesa e i giovani dovrebbero ribellarsi. e Agerola è un’oasi, una sorgente di acqua pura a cui noi ci abbeveriamo». «Uno sforzo notevole in tempi difficili come quelli attuali - spiega il sindaco Luca Mascolo - ma che tende ad incrementare e qualificare ulteriormente l’offerta di un luogo di straordinaria suggestione, che in passato era meta privilegiata della villeggiatura della buona borghesia napoletana, ma anche del viaggio di tanti artisti e intellettuali, fra cui il poeta Salvatore Di Giacomo, che vi trovò l’ispirazione per la famosa Luna di Agerola, il drammaturgo candidato al Nobel Roberto Bracco, che ispirato dal luogo scrisse Il piccolo santo, e l’indimenticato Francesco Cilea, che qui iniziò la composizione del Lamento di Federico».