Il no degli ambientalisti
Il Marocco dice no ai rifiuti della Campania. La società civile si mobilita. A far scattare l'allarme è la sigla che sta dietro le 2500 tonnellate di spazzatura in arrivo dall'Italia: RDF, secondo la sigla inglese, refuse derived fuel, e cioe' combustibile derivato dai rifiuti. I rifiuti, scoprono, sarebbero in arrivo dalla Campania, da un sito di deposito combustibili che si chiama 'Taverna del Re' e che ha sede tra la provincia di Caserta e quella di Napoli. Un accordo di tre anni farebbe alzare il carico di rifiuti a 5 milioni di tonnellate in totale, che finirebbero tutti nella zona agricola di El Jadida, sostengono, a Nord, dove i doni ambientali sarebbero devastanti. Per il ministero dell'ambiente e' tutto regolare. Si tratta di "rifiuti non pericolosi, utilizzati come combustibile alternativo all'energia fossile, provenienti dai centri di smaltimento internazionali". Ma le organizzazioni ambientaliste non ci stanno. E sono pronte a dichiarare battaglia: non vogliono che il Paese diventi una sorta di discarica dell'Occidente. Forse nuovi guai per chi voleva smaltire qui almeno una parte delle ecoballe depositate a Taverna del Re.