E’ ufficiale: il no all’Europa ha vinto al referendum britannico. La Brexit ha ottenuto 16,91 milioni di voti contro i 15,77 milioni di elettori che hanno scelto di restare nell’Unione europea.
La Brexit spinge il crollo della sterlina, che nel corso dello spoglio che man mano dava in vantaggio il ‘leave’ dall’Unione europea, è arrivata a perdere il 10% sul dollaro, raggiungendo quota 1,33. Si tratta del valore più basso degli ultimi 30 anni.
Le borse europee sono previste in forte calo, per l’effetto Brexit. Secondo la britannica CMC Markets, la borsa di Londra si appresta ad esordire in discesa del 7%.
L’oro ha segnato guadagni fino all’8% rispetto all’inizio degli scambi asiatici, raggiungendo i massimi da oltre due anni, mentre si concretizza la Brexit. Il metallo giallo, bene rifugio per eccellenza, e’ salito fino a 1.359 dollari, il massimo dal 19 marzo 2014. In seguito il guadagno si e’ ridotto. Alle 7,20 italiane l’oro e’ scambiato a 1.332 dollari. Secondo gli operatori, il mercato reagisce oltre che al voto favorevole all’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, al periodo di incertezza che si apre per l’intera Unione.
E’ attesa in mattinata una dichiarazione del premier David Cameron sull’esito del referendum nel quale i cittadini britannici hanno deciso di votare per l’uscita dall’Unione Europea. Intanto i media parlano di pressioni sul primo ministro perché si dimetta: Cameron ed il cancelliere dello Scacchiere George Osborne starebbero cercando “un’uscita dignitosa”.
“Ci siamo ripresi il Paese, questa è una vittoria della gente vera, della gente normale, della gente dignitosa”. Così Nigel Farage, leader del Partito indipendentista Ukip, commenta i dati ancora parziali che danno in vantaggio la Brexit. E a chi gli chiede se il premier David Cameron deve dimettersi, risponde: “Immediatamente”.
“Evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti”. E’ un Matteo Salvini esultante quello che su Twitter commenta il referendum britannico con un “GRAZIE UK” a caratteri maiuscoli, cioe’ gridando, secondo la ‘netiquette’, e un “ora tocca a noi”.
Marion Le Pen, nipote di Jean Marie Le Pen ed esponente del Front National, ha chiesto un referendum anche in Francia sull’appartenenza del Paese all’Unione europea. Dopo la vittoria dei sostenitori della Brexit nel Regno unito, Marion Le Pen ha scritto in un tweet: “Dalla Brexit alla Frexit: è ormai tempo di importare la democrazia nel nostro Paese. I francesi devono avere il diritto di scelta”.