Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del 5 marzo,
ricorrenza, in cui è stato assassinato nel 2000 a Giugliano in provincia di Napoli, il giovanissimo
Ferdinando Liguori, intende ricordarne la storia attraverso l’elaborato di Beatrice Moschella della
classe I sez. D del liceo scientifico Filolao di Crotone.
“La notte del 5 Marzo dell’anno 2000, il giovane Ferdinando Liguori venne brutalmente assassinato
da due colpi di pistola a soli 22 anni, mentre faceva ritorno a casa dopo aver passato una serata con i
suoi amici nella discoteca MyTony in provincia di Napoli. La sua colpa? Nessuna, Ferdinando
diede un’occhiata di troppo ad una ragazza e fu così che cominciò una lite fra il giovane e i suoi
assassini che furono allontanati dalla sicurezza. Dopo Ferdinando e i suoi amici salirono in
macchina, ma poco dopo vennero affiancati da una Smart, dalla quale partirono i colpi di pistola che
si riveleranno mortali per il giovane. Nonostante l’intervento degli amici che lo portarono subito in
ospedale, per Ferdinando non ci fu più nulla da fare, morirà un’ora dopo. Il nome di Ferdinando
viene ancora ricordato al giorno d’oggi insieme a tutte le altre vittime della mafia.”
La sua vicenda di vittima innocente è stato oggetto di ricerca e di approfondimento da parte degli
alunni della classe I sez. D del liceo scientifico Filolao di Crotone, che hanno fatto rivivere la sua
memoria come simbolo dell’incolpevolezza martoriata. Tramandiamo la memoria di quanto
accaduto in modo da far rivivere nelle aule scolastiche il suo nome.
Il CNDDU invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto
#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al CNDDU
che li renderà visibili sui propri canali social (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com)
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU