Un nuovo scandalo si abbatte come un ciclone sui democratici. L’ipotesi di reato per due candidati napoletani di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale: soldi e promesse in cambio di voti. Nel mirino Anna Ulleto, che ha preso 2.263 voti per il consiglio comunale, e Rosaria Giugliano, candidata per la municipalità Mercato-Pendino, nel centro storico di Napoli, dove aveva ottentuo 297 voti. Debora Serracchiani: “noi parte lesa”. Ma ora Renzi trema davvero.
Le due candidate sono accusate di aver acquisito voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo «Garanzia Giovani», finanziato dalla Regione. Insomma, da quando Denis Verdini è andato a dare il proprio appoggio elettorale al candidato sindaco del Pd, Valeria Valente, il partito di Matteo Renzi non ha più avuto pace.
Ma il segretario del Pd metropolitano Venanzio Carpentieri prova penosamente a smarcarsi: «Pur non essendo stato presente oggi personalmente negli uffici, ho potuto verificare dai nostri dipendenti presenti in ufficio per tutto il giorno che tale attività non ha avuto luogo. In ogni caso qualora ci dovessero essere elementi meritevoli di approfondimento, il Pd di Napoli darà la massima collaborazione alle autorità inquirenti nelle operazioni di verifica di eventuali illeciti legati alle operazioni elettorali. La magistratura faccia chiarezza sugli episodi contestati, senza sconti per nessuno e per il ripristino della legalità violata». Insomma, più che una smentita, una preparazione alla conferma.