Assenteismo al comune di FOGGIA, dove alcuni dipendenti garantivano, a turno, la presenza dei colleghi assenti marcando al loro posto i badge di entrata, fino anche a una decina contemporaneamente. I carabinieri del Comando provinciale di FOGGIA hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di venti dipendenti del Comune: tredici sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e sette alla misura interdittiva consistente nella sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici. L’ipotesi di reato contestata e’ di truffa ai danni dello Stato.
Tra gli arrestati figura anche un dirigente del Comune di FOGGIA. Le misure sono state emesse dal gip del locale Tribunale su richiesta della Procura, che ha condiviso una specifica attività d’indagine svolta dai Carabinieri nei primi mesi del 2015.
“Esprimo piena fiducia nel lavoro della magistratura, cui spetta il compito di accertare le responsabilita’ di coloro i quali si sono resi protagonisti di un comportamento odioso, che colpisce la nostra comunita’ e che rappresenta uno schiaffo a tante donne e tanti uomini che sono alla ricerca di un lavoro e che vengono mortificati da queste pratiche ignobili”. A dichiararlo e’ il sindaco di Foggia Franco Landella annunciando che l’amministrazione comunale si costituira’ parte civile, rilevando nel contempo che ” i video diffusi dal Comando provinciale dei carabinieri non sembrano lasciare spazio a dubbi di sorta circa le condotte illecite poste in essere da questi dipendenti del Comune di Foggia”.
“Per parte nostra – ha aggiunto il sindaco del capoluogo dauno – annunciamo sin da ora la decisione di far costituire parte civile l’amministrazione comunale nel processo penale che scaturira’ da queste indagini proprio per difendere l’Ente di Palazzo di Citta’ ed affermare con forza la volonta’ di schierarci senza se e senza ma dalla parte della legalita’”. Sul piano amministrativo – ha precisato ancora Landella – e’ nostra intenzione avviare, parallelamente all’inchiesta di ordine penale, un’indagine urgentissima finalizzata a definire le modalita’ e le eventuali connivenze all’interno del personale che hanno reso possibile questo vero e proprio attentato contro la pubblica amministrazione” augurandosi peraltro che “l’episodio non venga strumentalizzato sul piano politico”. “Non va sottaciuto, infatti – ha concluso Landella – che si tratta di una vicenda attraverso cui, purtroppo, alcune mele marce finiscono per allungare un’ombra di discredito anche sulla maggior parte del personale che, invece, compie ogni giorno il suo dovere con senso di responsabilita’, appartenenza, abnegazione e sacrificio e che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente”.