Guerra fra Governatori del Sud per il referendum sulle trivelle. “Non è un referendum contro il governo e non è un referendum sul petrolio. Lo dico a Emiliano e a tutti quei reduci che vogliono strumentalizzare il referendum per
una rivincita sul governo Renzi”. Il presidente della Basilicata, Marcello Pittella, uno dei promotori insieme ad altre 8 regioni del referendum del 17 aprile, prende le distanze in una chiacchierata sul Foglio, dal collega pugliese Michele Emiliano e dalla piega che ha preso la campagna per il “sì”.
E lo fa senza mezzi termini: “Contesto fermamente l’atteggiamento populista e demagogico di Emiliano e di chi porta avanti una battaglia che col referendum non ha nulla a che fare. Non è in discussione il prò o contro trivelle, né in mare né su terraferma. Non è in discussione la linea politica nel Pd né la corsa alla segreteria nazionale. Si vada a votare ma dicendo la verità ai cittadini”. E qual è la verità? “Si tratta solo di dire se una concessione dura 20 anni o fino a esaurimento del giacimento. Ho avuto una posizione netta di confronto col governo, che ha recuperato quasi tutti i punti iniziali della proposta referendaria. Ne è rimasto in piedi solo uno e io coerentemente andrò a votare. Ma il merito ormai è superato: non avremo nelle 12 miglia nuove concessioni, quelle che ci sono andranno a finire e i mari che non le hanno non le avranno. Perciò chi si alza e dice ‘No alle trivelle!’ dice una cazzata”.