Terzo round. Antonio Bassolino insiste in quella che definisce la sua guerra “di trasparenza” e presenta un nuovo ricorso. Questa volta alla Commissione nazionale dei garanti. Oggetto, sempre lo stesso: le primarie a Napoli.
Nel ricorsol’exsindaco ed ex govematoresostiene, in base all’articolo 9 comma II del Regolamento delle primarie,
che il risultato del voto uscito dai gazeboloscorso 6 marzo è stato «palesemente alterato e condizionato da numerosi e gravi episodi verificatisi all’esterno dei seggi elettorali». Ma, stavolta, si aggiunge che «centinaia di elettori sono stati ammessi al voto senza pagate l’euro» e dal momentoche«il versamento di 1 euro è requisito di ammissione al voto è evidente il vizio nella votazione». Altra contestazione «L’anomalia nell’afflusso elettorale», circostanza che in altri casi ha provocato l’annullamento delle primarie, mentre a Napoli il Comitato organizzatore avrebbe approvato tutto in tempi record: «Ogni seggìo sarebbe stato verificato e accertato in soli 36 secondi!».