Le milizie dello Stato islamico (Isis) hanno decapitato un giovane di 15 anni per aver ascoltato musica pop occidentale; i jihadisti hanno inoltre ucciso a colpi di pistola altri due ragazzi, per non aver partecipato la settimana scorsa alla preghiera del venerdi’. Le tre esecuzioni – scrive l’agenzia Asianews – rientrano in una piu’ ampia campagna di repressione ancor piu’ violenta delle liberta’ personali, lanciata dai vertici del movimento a Mosul, roccaforte di Daesh [acronimo arabo per l’Isis] nel nord dell’Iraq.
Secondo quanto riferiscono fonti locali, rilanciate dai media curdi, la vittima e’ il 15enne Ayham Hussein, sorpreso dai miliziani a Mosul mentre ascoltava musica occidentale dal suo lettore cd. Al momento del fermo, egli si trovava all’esterno del negozio di alimentari di proprieta’ del padre, nella zona ovest della citta’. Condotto davanti ai giudici della sharia (la legge islamica), il ragazzo e’ stato condannato a morte; la decapitazione, avvenuta nella pubblica piazza, e’ avvenuta a inizio settimana. Il 16 febbraio il corpo e’ stato restituito ai genitori, per la sepoltura.