Nuova giornata nera delle Borse, con il pesante calo di ieri per i timori di una diminuzione della crescita economica globale, l’intervento del cardinale Bagnasco, che ha chiesto che la legge sulle unioni civili venga votata con il voto segreto, e l’annuncio della scoperta delle onde gravitazionali, che confermano le teorie fisiche di Einstein.

Politica interna

 Unioni civili – Il voto per la legge sulle unioni civili è imminente, ma i nodi da sciogliere sono molti. In primis la questione degli emendamenti. È ormai sicuro che si voterà per primo quello del senatore Pd Andrea Marcucci, il “supercanguro” che eliminerà la maggior parte dei seimila emendamenti presentati. Ieri il cardinale Bagnasco è intervenuto nel dibattito parlamentare scatenando polemiche: “Ci auguriamo che in Parlamento tutti possano esprimersi”, ha dichiarato Bagnasco invocando una votazione a scrutinio segreto. La prima replica arriva dal sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, il democratico Luciano Pizzetti: “Le esortazioni sono giuste e condivisibili, ma come regolare il dibattito in Senato lo decide il presidente del Senato, non il presidente della Cei”. Non è sulla stessa linea Ernesto Preziosi, deputato cattolico del Pd, che ha chiesto lo stralcio della stepchild adoption: in una nota dà ragione a Bagnasco, materializzando così il conflitto che si sta consumando in queste ore nel Pd.

 

Roma – La sfida delle primarie Pd si sposta da Milano a Roma, altro scenario politico caldo, dove la minoranza democratica spera in una riscossa dopo la sconfitta meneghina. I bersaniani si sono schierati con Roberto Morassut, che dovrà competere con il renziano Roberto Giachetti. La situazione desta un certo imbarazzo in Morassut, che fa parte della maggioranza del Pd. I sostenitori dell’ex assessore al Comune di Roma hanno due obiettivi: dimostrare che il Pd a trazione renziana non trova più i consensi di un tempo e perciò non sarà in grado di portare a votare nei gazebo centomila romani (il numero di quanti votarono alle primarie che incoronarono Ignazio Marino). Il secondo obiettivo è la sconfitta di Giacchetti (e di Renzi). Un obiettivo difficile, perché a favore di Morassut si sono schierati esponenti Pd di rilievo come il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.

 

Politica estera

 

Siria – Lo scenario siriano si fa sempre più drammatico. I bombardamenti aerei russi, che stanno provocando massicce migrazioni di profughi, spingono la comunità internazionale a reagire con misure eccezionali. La Nato risponde agli appelli di Turchia, Grecia e Germania inviando una squadra navale nell’Egeo sotto comando tedesco. I dettagli del mandato sono in fase di elaborazione, ma il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha precisato che “non sarà una missione destinata a bloccare o rimandare indietro i battelli dei migranti”. I militari dovranno invece raccogliere informazioni per “combattere i trafficanti di esseri umani”. A livello diplomatico la comunità internazionale è spiazzata di fronte alla presa di posizione russa in favore del regime di Bashar Assad assieme a Iran e milizie sciite. Mosca vorrebbe continuare le operazioni militari fino al cessate il fuoco, da fissare per il primo marzo. Gli Stati Uniti vorrebbero invece imporre un cessate il fuoco immediato in vista di riavviare i negoziati di pace entro il 25 febbraio. Washington teme che se le operazioni belliche dovessero continuare sarebbero spazzate via completamente le milizie sunnite anti Assad, svuotando così di significato i negoziati.

 

Francia – I sondaggi sempre più negativi portano il presidente François Hollande a modificare la compagine dell’esecutivo. Il nome più pesante che entra nella squadra di governo è quello dell’ex premier Jean-Marc Ayrault, che sostituisce Laurent Fabius agli Esteri. E tornano anche i Verdi, che avevano lasciato l’esecutivo proprio quando Valls aveva preso la guida del governo. Emmanuelle Cosse, leader di Ecologie-Les Verts, diventa ministro alla Casa, mentre altri due esponenti del partito vengono nominati sottosegretari. Nel rimpasto spicca l’assenza della sinistra del Ps, epurata nell’estate 2014. L’ultima gauchiste ad andarsene è stata qualche giorno fa il ministro della Giustizia, Christiane Taubira, uscita in polemica contro il progetto di riforma costituzionale.

 

Finanza e mercati

 

Bcc – Approvata l’altra notte dal governo la riforma delle banche di credito cooperativo, ma la discussione è tutt’altro che chiusa. Il Consiglio dei ministri ha infatti modificato profondamente il testo del decreto legge presentato dal Tesoro, che prevedeva una sola capogruppo per le oltre 360 banche del sistema. Alle banche più grandi il governo ha deciso di dare la possibilità di sganciarsi, ma i passaggi tecnici del “way-out” non sono stati definiti dal Consiglio, e devono essere approfonditi. E le polemiche non tardano: Federcasse, che aveva promosso la riforma, vede il progetto andare in fumo. Le banche più grandi, con più di 200 milioni di riserve, potranno uscire lasciandone il 20% all’erario e diventando spa. Una scelta che va “in senso contrario rispetto a quello perseguito, in quanto favorisce la frammentazione bancaria e finisce con lo scoraggiare il fare banca con finalità mutualistiche” dice Alessandro Azzi, presidente di Federcasse.

 

 

Bruxelles – Si sono riuniti ieri a Bruxelles i ministri delle Finanze dell’Eurozona per discutere delle tensioni dei mercati finanziari, con attenzione particolare al sistema bancario. I ministri cercano di lanciare messaggi rassicuranti per raffreddare le tensioni, e confermano le recenti stime di crescita economica. A Pierre Moscovici viene chiesto se le attuali tensioni finanziarie siano dovute alle nuove regole europee sui salvataggi bancari, e il commissario agli affari monetari risponde che le conseguenze delle nuove norme devono essere accettate da Bruxelles, sottolineando che l’Europa non ha dubbi: “Siamo tutti d’accordo per rispettare pienamente quanto è stato deciso”. Sempre sulle turbolenze finanziare il ministro Padoan nota che “movimenti sistemici” non stanno avendo luogo “solo in Europa”, ma anche “in Asia e negli Stati Uniti”. Si tratta di una tendenza legata al raffreddamento delle prospettive di crescita, spiega il ministro italiano, e non ci sarebbe un fattore specifico. Ad ogni modo le nuove norme devono essere applicate con “delicatezza” e “gradualità”.