Quasi tutti i giornali dedicano l’apertura al disegno di legge sulle unione civili, che dovrebbe essere esaminato dall’aula del Senato a fine mese: le notizie di oggi sono le divisioni nel PD, con la minoranza cattolica contraria alla stepchild adoption prevista nel testo, e le polemiche sulla pubblicazione su un sito dell’elenco dei nomi dei contrari. L’altra notizia di cui si occupano molti giornali, e soprattutto quelli economici, sono i brutti risultati in Borsa delle aziende automobilistiche, con la voce del coinvolgimento anche di Renault nella vicenda delle emissioni inquinanti e i dati falsi sulle vendite di FCA negli Stati Uniti. Avvenire titola invece sugli attentati di Giacarta, mentre la Stampa apre sull’ipotesi che la Germania voglia abolire i controlli alle frontiere solo fra 6 paesi dell’Europa centrale, tagliando fuori l’Italia.
Politica interna
Unioni civili – L’articolo 5 della legge sulle unioni civili, che tratta della stepchild adoption, è oggetto di un documento firmato da 37 deputati del Pd. I deputati, e un numero analogo di senatori, sono intenzionati a dare battaglia alla possibilità di adottare il figlio del partner nell’ambito di un’unione civile. Mancano ormai meno di due settimane all’approdo in aula al Senato di questa legge e l’esito non sembra più così scontato. Il documento è stato redatto sull’onda delle parole del segretario della Cei, monsignor Nunzio Galatino, strenuo difensore della famiglia tradizionale.
M5S – Il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo è stato convocato ancora una volta in Procura in qualità di persona informata sui fatti. L’incontro si è incentrato sul marito del sindaco, Ignazio Baiano, indagato per falso nell’ambito di un’inchiesta che mira a fare chiarezza su un presunto abuso edilizio oggetto del ricatto al sindaco, perpetrato dall’ex consigliere in odore di camorra Giovanni De Robbio. Secondo l’ipotesi dell’accusa Baiano avrebbe falsificato le date di alcuni documenti che attestavano il cambio di destinazione d’uso di una mansarda, al fine di poter rientrare tra i beneficiari del condono edilizio del 2003.
Forza Italia – I fedelissimi di Silvio Berlusconi parlano di “partito allo sbando”, e spiegano all’ex Cavaliere che questa guerra a Renzi “non conviene neanche alle aziende”. Silvio Berlusconi, turbato, replica che non può “lasciare campo libero a Matteo Salvini”, perché non può essere lui il candidato premier. Occorre trovare il “moderato” che possa guidare il centrodestra. Nel frattempo in Forza Italia è partita la corsa al si salvi chi può: oggi Antonio Tajani ha convocato una decina di parlamentari a Roma per una riunione nella quale decidere dove riparare. E in questo scenario c’è chi, come Giovanni Toti e Mara Carfagna, lavora sulle primarie. È di queste ore la notizia che Berlusconi ha quasi convinto Guido Bertolaso ad accettare la candidatura a Roma.
Politica estera
Indonesia – Ieri un numero imprecisato di kamikaze si è fatto esplodere nelle strade di Giacarta, in Indonesia. Sei esplosioni e una battaglia fra terroristi e polizia hanno sconvolto la capitale alle prime ore del mattino, nel cuore del lussuoso distretto commerciale. Sette le vittime, quasi tutte membri del commando, ma anche un turista canadese e un passante indonesiano. Il bilancio sarebbe potuto essere più drammatico se in zona non fosse stata presente una grande quantità di poliziotti, allertati da giorni. Nessun gruppo locale ha rivendicato ufficialmente l’impresa, ma l’Is si è attribuito la paternità degli attacchi.
Libia – Nuove minacce all’Italia nel video di un gruppo jihadista che agisce tra Libia e Algeria. Il numero due di “Al Qaeda nel Maghreb Islamico”, l’algerino Abu Ubaydah Yusuf Al Anabi, sostiene che “l’Italia romana che ha occupato Tripoli: si dovrà pentire di quello che ha fatto”. Il terrorista cita poi “un generale italiano” che secondo lui sarebbe “a capo di un governo fantoccio di cui fa parte gente della nostra razza che ha venduto la sua religione”, un generale che effettivamente esiste e lavora per l’Onu nell’assistenza al nuovo governo libico. Per Al Anabi “l’Italia vuole ricolonizzare la Libia, ma non avrà mai le ricchezze del paese senza passare sui nostri cadaveri”.
Economia e finanza
Padoan – Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha proposto all’Europa due soluzioni di compromesso per far accettare un nuovo tipo d’intervento pubblico sui maxi crediti inesigibili delle banche e per accelerare l’introduzione della Garanzia europea sui depositi. Padoan ha deciso di utilizzare le riunioni a Bruxelles dell’Eurogruppo e dell’Ecofin per manifestare la determinazione del governo italiano nel superare sia le riserve del commissario Ue per la Concorrenza, Margrethe Vestager, che ha respinto l’ipotesi di una “bad bank” pubblica per le sofferenze bancarie, sia l’opposizione della Germania alla tutela comune dei piccoli risparmiatori, che è prevista nell’accordo sull’Unione bancaria. Padoan ha annunciato di aver inviato a Vestager “una proposta leggera ed efficace, a cui lavoriamo da tempo, che completa strumenti che abbiamo sul terreno come le nuove procedure concorsuali”. Sostanzialmente il nuovo veicolo supera il principio della “bad bank” pubblica. A Roma pensano a un fondo privato di “asset management” che raccoglierebbe le sofferenze e comprerebbe garanzie dello Stato a prezzi di mercato per poter poi vendere a condizioni migliori.
Bcc – Il decreto legge di riforma del Credito Cooperativo potrebbe andare al consiglio dei ministri del 21 gennaio, o al più tardi la settimana successiva. In questo contesto il credito cooperativo “accelera il percorso verso una soluzione condivisa per la realizzazione di un’unica Capogruppo del futuro Gruppo bancario cooperativo”, si legge in una nota congiunta di Federcasse, Gruppo bancario Iccrea e Cassa Centrale banca.