Nelle scuole elementari e medie di Borgofranco, comune di 3 mila e 800 anime alle porte di Ivrea, è statovietato l’uso del wi-fi. A decidere di spegnere la connessione veloce e di ritornare all’obsoleto cavo Lan è stato Livio Tola, sindaco 5 Stelle della città, preoccupato per gli effetti negativi che le onde elettromagnetiche possano avere sulla salute dei suoi piccoli cittadini. Ed è così che nei giorni scorsi, in accordo con la giunta comunale, il sindaco ha fatto cablare le reti negli edifici scolastici. La decisione ha subito scatenato polemiche, dividendo la popolazione tra favorevoli e contrari. Un’azione decisamente controtendenza: di recente il governo ha approvato i finanziamenti, sorretti da fondi europei, per lo sviluppo e l’ampliamento delle reti informatiche nelle scuole. “Non siamo contrari alla tecnologia”, ha dichiarato Tola, motivando la sua come una scelta precauzionale.

A destare i sospetti del primo cittadino pare siano state delle letture effettuare proprio via web. Non essendo in grado di poter affermare con certezza se le onde elettromagnetiche siano dannose per la salute o meno, la giunta, ha spento i routers. La direttrice didattica, Alessandra Bongianino, ha preferito non commentare la faccenda, limitandosi nel silenzio ad un eloquente “Sono senza parole”. La rete wirelesssarà comunque garantita nei laboratori delle due scuole, con l’uso di tablet e del registro elettronico. In consiglio comunale, però, non tutti si sono dichiarati favorevoli. Alex Tua, esponente di minoranza, esprime tutti i suoi dubbi in merito e Fausto Francisca, ex sindaco della città  oggi all’opposizione, fa notare che molte zone del paese frequentate da bambini sono dotate di connessione, come ad esempio la biblioteca.

Come finirà? L’importante è capire se il campo elettromagnetico generato dagli apparecchi presenti in ogni edificio e palazzo delle nostre città, sia davvero tanto dannoso per la nostra salute. A fare un po’ di chiarezza sulla questione interviene l’ingegnere del Politecnico di Torino Daniele Trinchero, specializzato nello studio dei campi magnetici: “Un’apparecchiatura wi-fi a norma ha una potenza di trasmissione che oscilla fra i 30 e i 40 milliwatt. Un cellulare, ne raggiunge 300”. Insomma, quella del sindaco di Bergofranco, potrebbe rivelarsi a tutti gli effetti una scelta sensata, ma basterebbero due cellulari in aula, per renderevana ogni sua precauzione.

Fonte: Il Pontile News