Per amare abbiamo bisogno di oscillare tra realtà e fantasia. Ne è convinta l’artista campana Matilde De Feo che ha realizzato “Letter from an imaginary man” un documentario che parla d’amore. Di lettere d’amore.
Finalmente il film sarà proiettato in anteprima assoluta a Napoli, venerdì 8 gennaio alle 21.30 nel cinema Astra, in via Mezzocannone, nell’ambito della VII edizione di Astra Doc, rassegna di cinema del reale organizzata da Arci Movie, Parallelo 41 Produzioni, Coinor e Università degli Studi di Napoli Federico II con il patrocinio del Comune di Napoli e a cura di Antonio Borrelli con la collaborazione di Antonella Di Nocera, Maria Teresa Panariello e Roberto D’Avascio.
Il film Letter from an imaginary man sarà proiettato dopo il documentario Bansky Does New York di Chris Moukarbel. Sarà Matilde De Feo a raccontare la genesi del progetto e a rispondere alle domande del pubblico. Si tratta della seconda proiezione in Italia, infatti, il film selezionato, tra centinaia di lavori provenienti da tutto il mondo dal concorso “Prospettive” del FilmMakerFest di Milano, è stato proiettato la prima volta sabato 28 novembre 2015, nello Spazio Oberdan, a Milano dove ha riscosso grande apprezzamento del pubblico e della critica.
Dopo Napoli, si stanno definendo altre proiezioni e partecipazioni a Festival in diverse città italiane e si pensa di distribuire il film all’estero.
Il teaser di Letter from an immaginary man è su vimeo: https://vimeo.com/127518922 ed è stato visualizzato da oltre 10.000 persone. Il crowdfunding finalizzato alla distribuzione del progetto “Letter from an imaginary man” lanciato sulla piattaforma Indiegogo si è appena concluso, ma la campagna di comunicazione non si ferma qui: scopo di Matilde De Feo è infatti raccogliere nuove testimonianze che possano contribuire alla creazione di un archivio multimediale on line delle migliori storie o essere reintegrate in un nuovo montaggio video installativo. Sul sito www.letterfrom.it è possibile seguire l’evoluzione del progetto e richiedere il merchandising per sostenerlo.
Letter from an imaginary man documenta l’operazione di raccolta e ricerca di Matilde De Feo, partita nel 2012 in seguito ad un episodio personale, di soggetti volontari disposti a leggere la propria lettera e raccontare in video la propria storia. De Feo riprende da sola, con una Canon 5D e l’urgenza di registrare l’incontro con le persone. Il documentario che scaturisce da 20 ore di girato è un lavoro aperto, trasversale al cinema e alla video arte di 40′, prodotto da Mald’è e Giuseppe Beneduce in collaborazione con Marechiaro Film con la regia e la fotografia di Matilde De Feo, il montaggio di Alessandra Carchedi, il colore di Simona Infante, le musiche curate da Marco Messina e la musica originale di David Rossato.
Ironico, romantico, intimo e immaginifico, trasversale al tema dell’amore, il lavoro oscilla tra il cinema e la video arte, attraversando la video performance.