Brutta situazione in Sicilia dove la società regionale che riscuote le tasse è finita in rosso. Il presidente Rosario
Crocetta appresa la notizia è passato direttamente all’attacco, annunciando di essere pronto a depositare dai Pm
la lista coi nomi dei deputati che non pagano, circa 39.Da quanto emerso sarebbero circa 24 i deputati
regionali per i quali Riscossione Sicilia ha attivato il pignoramento, per cifre tra i 2.082.47 euro di Giuseppe
Gennuso ed i 55.927.04 di Giovanni Di Giacinto.

«Di questi, 39 hanno deciso di mettersi in regola, pagando interamente o a rate, mentre da 24 non è arrivata risposta agli avvisi e per loro è scattato il pignoramento di un quinto dello stipendio», sono queste le parole dichiarate da Antonio Fiumefreddo il presidente della società regionale. Tra i tanti nomi figurerebbe anche quello del Presidente dell’Ars ovvero Giovanni Ardizzone con 3.507.63 euro, ed ancora Anthony Barbagallo con 10.083.90euro, Raffaele Nicotra con 187.451,26 euro.

Proprio il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone avrebbe dichiarato di non aver alcun pignoramento in corso, aggiungendo tra l’altro di essere stato costretto a rinnovare l’incaricato all’avvocato Salvatore Giannone del Foro di Messina per tutelare i diritti di cittadino. Tra i tanti nomi figurerebbe anche quello di Rosario Crocetta, con 39.513,83 euro e del Presidente dell’Antimadia Nello Musumesi. con 110.296.84 euro.

Su 90 soltano 14 sono i parlamentari che non hanno alcun debito pendente con Riscossione Sicilia, ovvero Alongi, Cancelleri, Cappello, Ciancio, Cirone, Cracolici, D’Agostino, Figuccia, Fontana, Gucciardi, Mangiacavallo, Paimeri, Sammartino e Venturino.«v4d oggi sono stati notificati a questa Assemblea regionale siciliana, da parte di Riscossione Sicilia Spa, unicamente 5 atti di pignoramento presso terzi e citazione davanti al giudice delle esecuzioni mobiliari nei confronti di altrettanti deputati in carica per i quali è stata disposta la relativa trattenuta sulla indennità parlamentare», ha dichiarato il segretario generale dell’Ars Fabrizio Scimè in una nota diffusa proprio nei giorni scorsi.

Sarebbe finito nell’elento dei depurati pignorati anche il presidente della Commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo, il quale avrebbe dichiarato:«A/on solo non sono debitore di nemmeno un centesimo nei confronti di Riscossione Sicilia, addirittura l’ente, da oltre due anni, così come notificatomi dall’lnail di Siracusa, mi deve 34,33 euro. Senza voler apparire il primo della classe e senza condividere assolutamente questo tipo di notizie, che violano in maniera insopportabile e assurda la privacy di un cittadino qual è il Deputato regionale o nazionale o un Sindaco,
con la presente intendo smentire ufficialmente la notizia, che viene data in un momento difficile in quanto la  Commissione che ho l’onore di presiedere si appresta a discutere il secondo Disegno di Legge a favore di
Riscossione Sicilia, dal momento che il primo è stato bocciato la scorsa settimana”, ha aggiunto l’On. Vinciullo.
«Non solo non sono debitore di nemmeno un centesimo nei confronti di Riscossione Sicilia, addirittura l’ente, da
oltre due anni, così come notificatomi dall’lnail di Siracusa, mi deve 34,33 euro», avrebbe aggiunto Vinciullo.