Laura Boldrini, la presidente della Camera dei deputati, è una donna sensibile, rappresenta la carica dello Stato con mentalità aperta, sguardo a tutto campo e grande capacità di ascolto.

Nessuna sorpresa, dunque, se forte di queste doti ha conquistato ed è stata conquistata dai tanti bambini, dai ragazzi e dalle ragazze che ha incontrato nella visita di Napoli alla Scuola Calcio Arci Scampia. Erano tutti lì ad accoglierla; i responsabili, gli allenatori ed i volontari della scuola calcio: Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco, Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo di Vodisca, Patrizia Palumbo dell’associazione Dream, ed i rappresentanti delle tante associazioni intervenute: Griddas, Hurtado, Mammut, La gru, padre Fabrizio Valletti, Lello Serao, il direttore artistico del Teatro area Nord. Tante associazioni che animano un territorio ingiustamente diventato sinonimo di degrado. A tutti i comitati, terra dei fuochi, delle vele, la presidente Boldrini ha dedicato tempo e attenzione, li ha ascoltati con partecipazione, con tutti si è soffermata sulle questioni da affrontare nell’immediato. C’è stato spazio anche per uno scambio di parole affettuose con la mamma di Ciro Esposito. Il protocollo imponeva procedure che però sono saltate. Boldrini voleva avere tempo da dedicare a tutti, voleva toccare con mano le azioni messe in campo dalla Scuola Calcio Scampia, da Vodisca e dalle tante associazioni che tra tante difficoltà non si scoraggiano e riescono a fare rete, sorrette dalla voglia di riscatto e dalla passione di generare fattori di positività in contesti così difficili.

La presidente di Montecitorio ha colto il dinamismo del sociale, ha visto i fermenti e le speranze dei tanti genitori che accompagnano i bambini nel Centro sportivo a giocare a calcio e stare assieme in un luogo accogliente. «Non esiste alcun luogo che è dannato o perso, e tanto meno questo riguarda Scampia. Bisogna abbattere il pregiudizio che colpisce tutti – ha detto a voce alta – questo quartiere è noto alle cronache per qualcosa di negativo, ma anche noi italiani siamo noti per qualcosa di negativo e sappiamo bene che siamo molto diversi da come ci descrivono. Dobbiamo dimostrare che la realtà è più articolata, più positiva». E poi ha continuato: «La svolta, la salvezza non verrà mai da fuori. Serve la volontà di dire no, che implica anche sacrifici. Il miglior antidoto a chi propone facili guadagni è il lavoro, avere un percorso di vita. Questo compito spetta allo Stato, ma anche a chi amministra localmente e in definitiva a ognuno di noi». La presidente Boldrini si è poi confusa tra i bambini e ha dato il calcio di inizio di una simbolica partita. Erano presenti le istituzioni, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha così sottolineato: «Oggi si è voluto raccontare e far vedere alla presidente che esiste questa Scampia, questa Napoli che prima o poi anche il Governo dovrà vedere. Non è un lamento, si tratta di avere quello che compete ad altri dare: politiche industriali, del lavoro, economiche. Tutto questo in questi cinque anni non c’è stato, ma c’è stata tanta umanità, tanto amore per il bene comune, tanto confronto, dialogo e lavoro insieme». Ad accompagnare la presidente il prefetto di Napoli, i rappresentanti delle municipalità. La presidente Boldrini si è fatta raccontare anche i lati oscuri del quartiere,come la carenza delle infrastrutture primarie, dagli asili nido alle scuole materne, i problemi della sicurezza e la mancanza di opportunità lavorative per i giovani, i roghi e l’inquinamento. “A gennaio metterò in agenda una seduta della Camera – ha detto la Boldrini – tutta dedicata alla questione del Mezzogiorno”. Una calda mattinata di sole ha fatto da sfondo alla visita, gli spalti del Centro sportivo disegnati con i colori della pace, i volti dei bambini hanno ripagato i tanti sforzi quotidiani della Scuola Calcio Scampia nel tenere alta la bandiera della legalità e delle regole. E l’entusiasmo nella constatazione che possono esistere realtà migliori di quelle che di solito vengono descritte ha coinvolto con convinzione la presidente Boldrini che, rivolta a Maddalena Stornaiuolo che la invitava allo spettacolo teatrale “Lenuccia, una partigiana del Sud” le ha promesso: ”Verrete a Montecitorio a rappresentarla e con voi ci dovranno essere i bambini, i ragazzi, le ragazze e i genitori che frequentano la Scuola Calcio Arci Scampia. Il Parlamento è la casa di tutti. Questa è la democrazia”.

Nella lettera consegnata alla presidente da Rosario Esposito La Rossa per invitarla a Scampia era scritto: “Venga a trovarci, Signora Presidente, ci faccia questo regalo compatibilmente con i suoi impegni e la sua agenda: servirebbe da sprone per tutti noi; sarebbe la conferma che non siamo soli. Stiamo lavorando per riuscire a creare in questi ragazzi i presupposti di una visione e di un futuro migliore. E’ il progetto di un sogno che ogni giorno diventa realtá”. La visita c’è stata, Laura Boldrini ha visitato la Scuola di Calcio. Un altro tassello di riscatto è stato scolpito nella coscienza dei ragazzi la frequentano.

Di Diletta Capissi

Giornalista pubblicista si occupa, da anni, in particolare di valorizzare le idee, i giovani e le start up innovative: vera scommessa del futuro del Sud; opera anche nel mondo della comunicazione