Succede in Calabria e l’episodio non può che far riflettere. Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino ha disposto «adeguate misure di protezione» nei confronti della dirigenza della squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri. Gli stessi dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto. L’Asd Sporting Locri, società di calcio femminile a 5, dopo aver ricevuto minacce, ha deciso il ritiro dal campionato nazionale di serie A Elite e la fine delle attività».
Tutti gli episodi sono stati denunciati a carabinieri e polizia, che hanno avviato accertamenti per vagliare la natura delle minacce e risalire agli autori. Lo Sporting Locri era ritenuta, sulla scorta dell’attuale quinto posto in classifica, la squadra rivelazione della massima serie di calcio femminile a 5, l’unica in Calabria a calcare la scena nazionale di categoria.
La solidarietà del Coni
«Locri deve giocare. Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo», dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, esprime il suo sostegno e la sua solidarietà alla squadra femminile calabrese. «Lo sport italiano è al fianco della società Sporting Locri, dei suoi dirigenti, dei tecnici e soprattutto delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti, intollerabili in un Paese civile. Sono a disposizione per qualsiasi iniziativa necessaria a far tornare le ragazze in campo», afferma il numero uno dello sport italiano.
Anche dalla Figc solidarietà allo Sporting Locri. Calcio italiano unito contro la violenza e le minacce di chi non vuole si faccia sport». Cosp attraverso un Tweet della Figc il presidente Carlo Tavecchio commenta la vicenda del Locri calcio a 5, le cui calciatrici sono state vittime di minacce da parte di ignoti