In 22 in due piccole stanzette in un appartamento del centro storico di Napoli. E, al piano di sotto, altri 18 inquilini, tutto all’insegna della precarietà. Viceversa, in un altro palazzo, all’interno dell’appartamento indicato come residenza di diversi cittadini stranieri, non è stato trovato nessuno degli abitanti che aveva fatto richiesta di residenza. Inoltre, l’appartamento, considerate le ridotte dimensioni, non è risultato idoneo al rilascio del certificato di idoneità abitativa.
La scoperta è stata fatta nell’ambito delle operazioni di servizio programmate e coordinate dal colonnello Ciro Esposito del Comando Polizia Municipale di Napoli, finalizzate ad assicurare la tutela e la sicurezza del patrimonio immobiliare privato e pubblico, gli Agenti del reparto San Lorenzo, diretti dal capitano Raiola, su richiesta del Servizio Attività Tecniche della II Municipalità sita in Piazza Dante, hanno eseguito una serie di controlli e verifiche al fine di accertare se all’interno delle unità abitative private il numero degli effettivi occupanti corrispondesse al numero dei richiedenti e se le abitazioni avessero i presupposti per il rilascio del certificato di idoneità abitativa.
Tali accertamenti sono scaturiti da una numerosa e anomala richiesta di residenze che avevano inoltrato al Comune per una stessa unità abitativa che avrebbe, in caso di accoglimento della domanda di residenza, compromesso le condizioni di vivibilità all’interno dell’alloggio.
Sono in corso indagini per accertare alcune difformità riscontrate all’atto dei controlli riguardanti la richiesta per il rilascio del certificato di idoneità abitativa; in presenza di riscontri positivi i responsabili saranno deferiti alla Competente autorità.