E’ la più grave tragedia ferroviaria italiana. Eppure se ne è sempre parlato assai poco e mai nessun indennizzo è arrivato alle oltre 500 vittime asfissiate nella galleria delle Armi dal monossido di carbonio sprigionato dalle caldaie a carbone delle locomotive. La tragedia avvenne il 3 marzo del 1944, in pieno attacco degli alleati. Il treno, proveniente da Battipaglia rimase bloccato nella galleria, a pochi chilometri da Balvano. La cattiva qualità del carbone, fornito proprio dagli alleati, tra le cause della morte di tutti i passeggeri. Ad eccezione di pochi sopravvissuti. Per quella tragedia che ebbe vasta eco a livello internazionale, soprattutto sui giornali americani, mai nessun indennizzo è stato pagato alle famiglie delle vittime molte delle quali provenivano dal salernitano.