Roma, 27 set. (askanews) - E' di 11 milioni di euro il valore complessivo dei beni sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli all’imprenditore aversano Francesco Grassia, 71 anni, vicino clan dei Casalesi. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ce) - Sez. Misure di Prevenzione. I beni sottoposti a confisca di prevenzione consistono in società e fabbricati, principalmente nella provincia di Caserta, nonché diversi beni mobili e rapporti finanziari nella disponibilità diretta e indiretta di Grassia.

Sono stati arrestati i presunti responsabili dell’omicidio del 19enne Ciro Colonna, ucciso per errore durante un agguato il 7 giugno 2016 messo a segno in un circolo a Ponticelli per colpire Raffaele Cepparulo, appartenente al clan rivale degli Esposito-Genidoni.

I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale partenopeo su richiesta della locale Dda nei confronti di otto elementi di spicco dei clan camorristici Rinaldi e Pazzignani, ritenuti responsabili di omicidio aggravato da finalità mafiose e detenzione di armi da guerra