Politica interna
Renzi – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, presente con il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi all’inaugurazione del nuovo stabilimento delle rubinetterie Bonomi in provincia di Brescia, ha spiegato di non essere andato a Cernobbio perché “se l’Italia è quella che è, è perché donne e uomini delle piccole e medie imprese, che spesso sono diventate grandi, si sono spaccati la schiena”. Inoltre Renzi ha detto che bisogna agire sulla spesa pubblica improduttiva: “Per iniziare a ridurre il sistema fiscale bisogna avere il coraggio di dire che c’è troppo grasso che cola nella macchina dell’amministrazione pubblica”.
Polizia – Il governo sta lavorando per dare un segnale di apertura alle forze dell’ordine, che hanno protestato per il blocco degli stipendi. Non ci sono soldi in bilancio per far ripartire le retribuzioni, ma l’esecutivo sta pensando di intervenire sugli assegni funzionali fermi dal 2010, che permetterebbe a buona parte degli agenti di ottenere un adeguamento della busta paga.
Politica estera
Marò – I legali dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone trattenuti a New Delhi hanno presentato un ricorso, che sarà avanzato domani alla Corte suprema indiana, per far rientrare in Italia Latorre, che è stato colpito il 1° settembre scorso da un’ischemia. La ragione della richiesta sta nelle sue condizioni di salute, per poter continuare le terapie riabilitative in Italia.
Nato – Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, in un’intervista al Messaggero, chiede che anche la Nato intervenga nel Mediterraneo per controllare l’immigrazione. Intanto la tregua raggiunta nei giorni scorsi tra il governo ucraino e i separatisti filorussi sembra reggere, nonostante qualche incidente nelle regioni di Donetsk e Luhansk.
Economia e Finanza
Visco – Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, in un’intervista a Repubblica, afferma che all’Italia serve subito un piano per la crescita per favorire gli investimenti e ridurre le restrizioni: “C’è una parte d’incertezza che dipende da noi e riguarda lo stato delle riforme. La Spagna non ha fatto più riforme di noi ma è in ripresa perché dà maggiori certezze sul futuro. L’effetto risulta debole se a ogni cambio politico si rimettono in discussione le scelte precedenti”.
Ue – Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in un intervento sulla Stampa in vista dell’Ecofin in programma venerdì prossimo a Milano, scrive che “il monitoraggio dei livelli di attuazione delle riforme strutturali sulla base di benchmark puntuali deve diventare un’attività ordinaria dell’Eurogruppo e dell’Ecofin”. Intanto il commissario agli Affari economici dell’Unione europea Jyrki Katainen, intervistato dal Sole 24 Ore, sottolinea l’importanza di continuare nel risanamento: “La legislazione prevede che le riforme strutturali possano essere prese in considerazione nel valutare l’andamento dei conti pubblici, se hanno un impatto sostanziale e se sono effettivamente adottate”.