Finalmente a Napoli ci sarà largo Maurizio Estate al posto di largo Vetriera. Un gesto di giustizia dovuto, anche se tardivo e ottenuto dopo numerose polemiche e proteste. Meglio tardi che mai! Da lustri insieme ai familiari di Maurizio, in particolare al fratello Giovanni e al nipote Davide, mi batto perché venga rispettato l’ordine del giorno approvato al riguardo all’unanimità dal Consiglio comunale di Napoli nel lontano 1994. Maurizio Estate, va ricordato, spirò il 17 maggio 1993, oltre ventiquattro anni fa, tra le braccia del padre, vittima innocente della criminalità, ucciso per essere intervenuto, poco prima, sventando uno scippo. Da allora, in occasione dell’annuale manifestazione di commemorazione, svoltasi sempre al largo Vetriera, abbiamo continuato a chiedere che il largo fosse intitolato a Maurizio.
Da qui l’amarezza per il fatto che ci sia voluto quasi un quarto di secolo perché finalmente l’amministrazione comunale partenopea si decidesse a fare quello che essa stessa aveva voluto all’indomani del grave episodio che tanta commozione e sdegno destò, e non solo a Napoli. Laddove, invece, come dimostrano anche eventi recenti, in altre occasioni si è riusciti a intitolare strade, piazze e giardini anche a persone per le quali si è dovuti addirittura ricorrere alla speciale deroga prevista dalla norma, non essendo ancora decorsi i dieci anni dal decesso. Adesso, auspichiamo solo che l’iter, a seguito della proposta della Commissione toponomastica, proceda con celerità in modo da poter apporre in tempi rapidi la nuova targa al largo Vetriera, che finalmente sarà largo Maurizio Estate.
Gennaro Capodanno