Giornata di terrore ieri nel centro di Londra. Un terrorista ha falciato la folla a bordo di un’auto prima di scagliarsi contro i poliziotti, nel tentativo di irrompere a Westminster, il palazzo del Parlamento. Tre persone sono morte investite, mentre un poliziotto è stato ferito a morte da una coltellata: l’attentatore è stato poi abbattuto con diversi colpi di pistola. L’autore del gesto non aveva ancora un nome ieri alle 23. Mark Rowley, capo dell’Antiterrorismo inglese, ha giustificato questo silenzio con l’esigenza di proteggere una ongoing operation, un’attività d’indagine in corso.
I poliziotti stanno lavorando sui contatti telefonici, ricostruendo la rete di conoscenze in territorio britannico, e non risultano collegamenti con intelligence estere al momento. Sui media britannici è rimbalzato un nome che ha ballato per tutto il pomeriggio: Abu Izzadeen, nato Trevor Brooks, britannico di origine giamaicana che da 15 anni è in testa alla lista degli uomini più pericolosi del Regno Unito. Convertitosi all’Islam nel 1975, è cresciuto con i “ragazzi” della moschea di Finsbury Park, la fucina d’odio radicale che fu punto di riferimento per gli attentatori della metropolitana di Londra del 2005. La notizia però è stata smentita dal fratello di Abu e poi dal suo avvocato.