Una tassa fissa di 200 euro andrà a sostituire l’imposta di registro pari al 9% per chi acquista immobili nelle aste giudiziarie, a condizione che il bene sia rivenduto entro i 24 mesi successivi dall’acquisto.
La nuova agevolazione fiscale inserita nel “decreto salva banche” è stata approvata ieri dal Consiglio dei ministri. Il Governo ricorre così alla leva fiscale, per provare a rimettere in moto il mercato delle vendite giudiziarie e ridurre allo stesso tempo la svalutazione almeno del 9 % delle sofferenze bancarie legate agli immobili dati in garanzia per prestiti e mutui.
L’introduzione del bonus punta alla riduzione dell’effetto zavorra che l’imposta di registro produce soprattutto sulla possibilità di rivendita di beni acquistati nelle aste giudiziarie e a favorire la crescita del mercato di questi beni, evitando che gli immobili restino all’asta per lungo tempo.