Di F. Testaj’
La 63esima edizione del TaorminaFilmFest, malgrado le tante difficoltà, è andata in porto concludendosi il 9 Luglio.La Manifestazione ci ha presentato il bellissimo e poetico film cofinanziato dalla Sicilia Film Commission :”Sette Giorni”, interamente girato nell’Isola di Levanzo in Sicilia con la Regia di Rolando Colla ed i bravissimi Marc Barbè nel ruolo di Ivan e Alessia Barela in quello di Chiara il film racconta di Ivan e Chiara che si trovano a Levanzo per preparare il matrimonio del fratello di Ivan e della migliore amica di Chiara ,Ivan è sposato ma il suo matrimonio è arrivato alla frutta anche Chiara è sposata, con un marito al quale deve molto per averla salvata dalla droga e dallo spaccio ma verso cui non prova più passione.Tra Ivan e Chiara c’è una forte attrazione e decidono di vivere la loro storia solo fino all’arrivo degli ospiti della festa ma alla fine l’attrazione si trasforma in un amore irrinunciabile.
Il film oltre a regalarci una bellissima fotografia fa un appropriato riferimento al Mito di Euridice ma mentre Orfeo disobbedendo a Persefone si volta durante il tragitto che li avrebbe portati fuori dall’ADE Ivan non si volta a guardare Chiara che lo segue in silenzio e che poi s’imbarcherà con lui , la poetica del film viene accentuata dalla poesia :”ALBA” di F. G.Lorca recitata da Ivan a Chiara un film veramente da non perdere.Da vedere anche il docufilm di Steve Della Casa noto critico cinematografico, conduttore alla radio dal 94 di:”Hollywood Party” . Il suo”Nessuno ci può giudicare”, chiaro riferimento alla canzone della Caselli, non è il classico documentario sui Musicarelli scontato e nostalgico ma ci offre attraverso i vari filmati trovati all’Istituto Luce una chiara visione di quegl’anni con alcune chicche come i 3 minuti del film con i Beatles “The Beatles:sgt Pepper and Beyond”.
Interessantissime le 2 MASTER CLASS di A. Piazza F.Grassedonia ed I. Ragonese che si è raccontata con molta spontaneità e naturalezza facendo scoprire la persona oltre che l’artista bravissima che è, Piazza e Grassedonia autori e registi del cortometraggio “Rita” e di due bellissimi lungometraggi:” SalVO” e il recente”Sicilian Ghost Story”che ha aperto la settimana della critica al Festival di Cannes anche questo come Salvo girato interamente in Sicilia tra i boschi dei Nebrodi, Troina, Castelbuono, film ispirato al figlio del pentito di mafia, G.Di Matteo tenuto prigioniero 799 gg. E poi strangolato e sciolto nell’acido, la loro masterclass è stata preceduta dalla proiezione del film con R. Mitchum e S. Winters:”la morte corre sul fiume”per la regia di Charles Laughton al quale s’ispirano nel modo di girare fondendo il fantastico con la dura realtà.
Da non perdere neanche il documentario “Saro”di Enrico Maria Artale storia autobiografica del regista che è stato abbandonato ad un anno, da suo padre il palermitano Saro,ritornato in famiglia, per 25 anni, malgrado 3 tentativi fatti dal padre per incontrarlo non ne ha voluto sapere, fino a quando dopo un messaggio nella segreteria telefonica decide d’intraprendere un viaggio attraverso la Sicilia con lo scopo di vederlo e di filmare tutto quello che succedeva durante il viaggio compreso il loro incontro, per poi farne un documentario che si è realizzato 5 anni dopo.Saro ha un qualcosa in comune con Sicilian Ghost Story la particolare attenzione per le immagini ed il narrare quello che è un psicodramma mostrando bellissimi paesaggi quasi fiabeschi come quelli dell’Etna.
Meno entusiasmante il film di A.Grimaldi in prima proiezione assoluta con protagonista Guia jelo, gli attori , tra i quali P.Pattavina, T. E Matteo Musumeci, N. Laganà, Chiara Pappalardo, F. Ferro. M. Opinato, L. Sardo se la sono cavata benissimo ma la sceneggiatura era un pò blanda al contrario di quella delle”Buttane”che fu presentato nel 94 al Festival di Cannes quindi questa Donzèdia non era poi così Divina.Tutti belli i Film scelti dalla Ragonese per rappresentare varie tappe della sua carriera personalmente quello che preferisco in assoluto è “Sole,Cuore,Amore”di D. Vicari.Da ricercare e vedere assolutamente “Bicoming Cary Grant” di Mark Kidel dove il grande attore si racconta.Un’altra prima proiezione assoluta è stata “Totò e Vicè”di M. Battaglia e U. De Paola con gli stupefacenti E.Vetrano e S.Randisi tratto dall’opera teatrale di Franco Scaldati.Chiara Agnello, sorella di un’assistente sociale al carcere minorile di Palermo, ha debuttato alla regia col docufilm”Prova Contraria”disegnando un ritratto dei ragazzi criminali del circuito penale minorile di Palermo con le loro storie di abbandono, sofferenza ed abuso.Altra prima proiezione assoluta”Mario soffia sulla cenere”di A. Castiglione che narra la vita di una famiglia nell’arco di tempo tra gli anni 80 ad oggi e del suo rapporto con la terra che è fonte di sussistenza di vita, questo rapporto duro e passionale emerge attraverso l’esperienza di vita di un bambino, Mario e attraverso i suoi conflitti interiori di uomo adulto la cui vita si svolge in città a Palermo.
La Luce di Pino Pinelli documentario di M. Calopresti fa un ritratto del grande artista Catanese, tra gli esponenti principali della pittura Analitica.La Prova del Messinese Ninni Bruschetta è un documentario sulla potenza linguistica e narrativa dell’Amleto di Shakespeare in pratica è lo spettacolo teatrale rappresentato al cinema.
Altri film presentati sono: Hikari(anteprima italiana) di Naomi Kawase, Alamar di Pedro Gonzales Rubio, OH Lucy di Atsuko Hirayanagi, Rodin di Jacques Doillon documentario sulla vita e l’opera dello scultore e pittore Francese, Handy-la rivolta delle mani siciliane dell’eclettico Vincenzo Cosentino con F. Nero, La Battaglia di Capo Bon un’anteprima Italiana di Ruben Monterosso e Federico Savonitto, Peggio per me di Riccardo Camilli, Les Fantomes D’Ismael di Arnaud Desplechin,Mexico un cinema alla riscossa documentario di M.Rho che racconta la storia di A. Sancassani esercente che da 40 anni gestisce il cinema Mexico una delle ultime monosale rimaste a Milano, La Mia Battaglia di F.Maresco, il documentario dedicato alla celebre fotografa Siciliana Letizia Battaglia, “Good time” di Benny e Joshua Safdie (anteprima Italiana), “Dog eat Dog” di Paul Schrader adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di E.Bunker(anteprima Italiana) ma il Festival non è stato solo cinema ci sono stati convegni ed incontri come quello con L. Sardo e M. Cappelli che hanno discusso sul loro progetto di fare dei corsi su l’arte dell’attore basandosi sulle tecniche di Giovanni Grasso.
Ci sono state interessanti presentazioni di libri come quello di Luciano Mirone”il set delle Meraviglie”sui film celebri girati in Sicilia o quello di M. Oliveri ed A. Paparcone”Marco Tullio Giordana, una poetica civile in forma di cinema”, “Da Cassino ad Hollywood, Storia di un giovane produttore”di U. Di Tullio e”Faccio cose, vedo gente…. le parole del cinema”di G. Bogani.Gli appassionati di Musica Classica durante la notte del cinema hanno trovato alla Fondazione Mazzullo 3 Film(A.Meccanica di Kubrick, Lezione 21 di Baricco ed Amata Immortale di B. Rose)che hanno dialogato con la Nona Sinfonia di Beethoven eseguita con uno strepitoso successo al T. Antico dall’Orchestra e Coro del Massimo di Palermo diretta da Zubi Meta(uno dei più grandi del Mondo). I fan dell’horror sempre nel giorno della F.del cinema hanno incontrato alla Villa Comunale Sergio Stivaletti regista e creatore di effetti speciali, stavolta però l’effetto speciale è avvenuto a Taormina infatti è stato proiettato la Maschera di Cera ma non quello con la sua regia, cose che possono capitare soprattutto in un Festival di Rinascita.
La notte bianca è andata avanti con la proiezione “dei 3 volti del Terrore con un classico di D. Argento Phenomena.Presso Il Villaggio Le Rocce ed Alla Casa Del Cinema si è rivissuto il rapporto tra Taormina ed il Cinema attraverso una Mostra Fotografica dal titolo “Taormina Cinema” ed attraverso la proiezione di 3 Documentari di A. Sarno(Taormina 55, Nastri 70 e David 50) e ancora musica in Piazza 9 Aprile con il fisarmonicista P. Adragna che ha eseguito le musiche composte da Luis Bacalov per il film “Il Postino”di M. Troisi mentre a Casa Cuseni il pianista Giovanni Renzo ha accompagnato , dal vivo, le immagini del film muto”il Gabinetto del Dott. Caligari.Sempre in P.zza 9 Aprile la Compagnia Nazionale di Danza Storica ha fatto rivivere le atmosfere del “Gattopardo”e ancora altri eventi come la Mostra dei Cimeli di F. Franchi e C. Ingrassia ed il finale alternativo “dell’Uomo Delle Stelle “ di G. Tornatore realizzato dai disegni di Lelio Bonaccorso.
Nella Conferenza Stampa di chiusura il Gruppo di lavoro del Festival (N.Panzera-Coordinatore, A. Barbagallo-Ass. T. Sport e Spettacolo della R. Siciliana-A. Versage-Presidente Sensi Contemporanei, P. De Miceli-Commissario della Fondazione T. Arte Sicilia,A. Rais-Direttore della Film Commission Sicilia e S.Caracappa-Vice Presidente Dell’Anec)facendo un primo bilancio sono giunti alla conclusione che è stata molto dura ma credono che la scommessa sia stata vinta anche grazie ai collaboratori come l’infaticabile M. Privitera-segretaria dell’Uff.Stampa ed alle ragazze volontarie.