Pascolano ovunque le conduca l’istinto: su campi coltivati come nei giardini di case e paesi e, talvolta, persino nei cimiteri. Sono le “vacche sacre” calabresi, a differenza di quelle indiane, non hanno nessuna connotazione religiosa. Sono “sacre” per motivi molto piu’ material: perche’ appartengono a boss o gregari delle cosche di ‘ndrangheta e sono quindi, intoccabili, nonostante i danni infiniti che producono alle colture e non solo. Nel loro vagare, infatti, sono spesso causa di incidenti stradali. E solo per un caso fortuito fino ad ora, non si e’ verificata la tragedia. Ma i tempi, forse, stanno cambiando. Stamani, per iniziativa di un comitato civico – “No bull” – sindaci di Comuni della Piana di Gioia Tauro, cittadini e studenti, sono scesi in piazza a Taurianova, una delle realta’ piu’ interessate dal fenomeno, per dire forte e chiaro “NO” alle “vacche sacre”.