“Lasciatemi morire nella mia casa”. E’ quello che chiede un 91enne malato dopo avere trascorso la sua vita nella sua casa di via Diana 5 a Partanna Mondello, a Palermo. Ma al momento l’implorazione del signor Mariano, cardiopatico e a letto con piaghe da decubito rimane inascoltata. Oggi alle 15,30 lui, sua moglie Filippa, 84 anni, pure lei cardiopatica, e la figlia disabile affetta da una malattia degenerativa, dovrebbero essere sfrattati senza avere una sistemazione alternativa. “Uno sfratto vergognoso indegno di una societa’ civile che piange e si indigna per cose futili e si scompone meno per vicende come questa”, denuncia il leader dei Forconi Mariano Ferro che annuncia una iniziativa di protesta e per il quale “il buon senso dovrebbe vedere un giudice opporsi ad una esecuzione senza alternative, non esistono ragioni nel codice civile che consentono un tale scempio di vite umane trattate alla pari di un vecchio mobile da portare in discarica. L’assessore ai servizi sociali della ‘capitale della cultura’ ci si augura voglia prendere in considerazione l’ipotesi di contrastare in tutti i modi questo sfratto. Intanto da Ragusa a Palermo da Caltanissetta a Varese aspettano tutti che si modifichi in meglio al piu’ presto la legge sulle esecuzioni immobiliari”.